Torino
4:06 pm, 11 Maggio 22 calendario
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Eurovision: è scontro sulle molestie alle volontarie

Di: Redazione Metronews
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È scontro aperto tra Comune e il movimento femminista “Non una di meno”, sulle presunte molestie subite da alcune giovani volontarie da parte di alcuni ballerini alla festa inaugurale di domenica scorsa alla Reggia di Venaria dell’Eurovision. Molestie raccontate, ma non denunciate ufficialmente alle autorità. Dopo le segnalazioni riportate da alcuni quotidiani, il Comune di Venaria aveva smentito per bocca della responsabile della gestione dei volontari in maglietta arancione, Alessandra Aires: «Se fosse successo qualcosa di inappropriato, sarei stata la prima ad intervenire, ma non ho visto nulla di tutto questo», ha detto la funzionaria comunale. Parole che hanno avuto l’effetto della benzina sul fuoco.

Oggi la replica di “Non una di meno”: «A fronte delle segnalazioni rese pubbliche da alcune lavoratrici rispetto alle molestie subite sul proprio posto di lavoro durante la kermesse dell’Eurovision», ha dichiarato il movimento, «ci chiediamo come rappresentanti del Comune si sentano legittimati a dichiarare che non sia successo niente di male. Come quasi sempre succede, la voce delle donne che vivono violenza o sopruso viene silenziata, i loro racconti non creduti e le loro esperienze non ascoltate. Quanto denunciato dalle lavoratrici è e dovrebbe essere considerato molestia sul posto di lavoro e come tale andrebbe affrontato, puntando l’attenzione sulle condizioni di estremo sfruttamento e ricattabilità che le donne vivono in ambito lavorativo e in alcuni contesti di lavoro in particolare».

I racconti delle molestie

«Se non fossi stata una volontaria avrei schiaffeggiato quei ballerini stranieri», aveva raccontato una volontaria al Corriere della Sera, «Dopo averci fissato a lungo, si sono avvicinati a me e ad altre volontarie. Ci hanno toccato il sedere. Per il disagio abbiamo deciso di allontanarci». «Ero con le altre volontarie, quei ballerini stranieri ci hanno fissato a lungo e dopo si sono avvicinati. Ballavamo vicini, poi abbiamo incominciato a sentire le loro mani addosso. Quando ci siano rese conto di quello che stava capitando, abbiamo cambiato stanza della festa», aveva raccontato un’altra.

A quanto si è saputo, il gruppo femminista valuterà a breve se farsi collettore di altre testimonianze e prendere ulteriori iniziative. Intanto l’Ebu, l’organizzazione che dà vita all’evento, non ha ancora commentato, tuttavia ha fatto trasparire la forte irritazione per la vicenda.

11 Maggio 2022
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