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2:52 pm, 10 Maggio 22 calendario

Ita, possibile la vendita entro giugno

Di: Redazione Metronews
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Su Ita “puntiamo a chiudere il processo, avere le richieste formulate entro il 23 maggio, valutarle in tempi brevi e per giugno arrivare ad una soluzione, salvo incidenti e sviluppi”. Così il ministro dell’Economia Daniele Franco. “L’aumento di capitale verrà erogato quest’anno”. “Ci sono state delle perdite nella prima parte dell’anno, ma resta una consistenza di cassa ampia, quando ci sarà bisogno procederemo rapidamente ad erogare cassa”, aggiunge.

«Il rafforzamento dell’attività di Ita deve tradursi in posti lavoro di qualità e sostenibili».

«Non abbiamo deciso quale debba essere il partner. Vedremo le tre offerte, sperando che siano tre, in modo trasparente. Non ci saranno segreti» , «non c’è alcuna decisione che sia stata presa». Le offerte, ha spiegato Franco, saranno valutate con l’obiettivo di «avere un’azienda che stia in piedi e che sia parte di un grande gruppo internazionale».

Ita e la vendita

Dopo il 23 maggio, quando è fissata la scadenza della presentazione delle offerte vincolanti, si procederà all’esame delle proposte ricevute «sotto il profilo finanziario, legale, industriale e occupazionale. Verrà selezionata la controparte che avrà presentato l’offerta complessivamente migliore, quindi avendo a mente tutti i vari profili», ha detto il ministro  in audizione presso la Commissione Trasporti della Camera sull’attuazione del piano industriale e sul programma di investimenti di Italia Trasporto Aereo, sullo stato delle relazioni industriali e sugli aumenti di capitale.

«Il Mef sta attuando in modo rigoroso e spedito il mandato ricevuto dalla legge, con l’obiettivo di valorizzare la partecipazione detenuta dallo Stato in Ita e di assicurare un futuro industriale e occupazionale di successo alla società», ha spiegato il ministro. «Stiamo procedendo con l’assistenza degli advisor, nel rispetto dei tempi che ci siamo dati e dell’integrità del processo competitivo, trasparente e non discriminatorio», ha concluso.

«Non si è fissato un limite quantitativo ma si è detto che la partecipazione residua non deve essere di controllo, quindi il Mef può mantenere una partecipazione di minoranza residua, per una fase successiva, per la quale non si è fissato un termine». Non ci sono «vincoli temporali» e questo mira a mantenere «un presidio del governo su obiettivi industriali e occupazionali».

10 Maggio 2022
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