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12:40 pm, 10 Maggio 22 calendario
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Diodato: «Dopo l’Eurovision, nuovo album e un tour europeo»

Di: Orietta Cicchinelli
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«È una grande festa colorata ed è bello essere qui da ospite, per me che non amo le competizioni, e poter vivere serenamente questa festa della musica! Stasera sarà la chiusura di un cerchio per Fai rumore, dopo due anni in cui la canzone ha avuto diverse trasformazioni». Così Diodato in vista della sua attesa performace nella prima semifinale dell’Eurovision Song Contest 2022 che vedrà sfilare, stasera a Torino, le prime 16 nazioni in gara (diretta su Rai1 e Radio2).

E a proposito della sua esibizione, il vincitore del Festival di Sanremo 2020 spiega: «Non volevo portare qui la stessa identica canzone, ma volevo farne una sorta di viaggio sviluppandola in questi 4 minuti, come una sorta di racconto che appartiene a me e a molti. Si va dall’isolamento alla necessità di condividere le emozioni, attraversando un’umanità immobile congelata, suo malgrado, dalla pandemia e che torna pian piano alla vita. Sarò circondato – continua l’artista – da bravissimi ballerini che trasmettono, e spero arrivi con forza, questa grande umanità e presenza fisica. Volevo si avvertisse bene il passaggio dalla freddezza dell’isolamento al calore della condivisione».

Diodato e il ritorno live

«È bellissimo ritrovare tanto pubblico, tanta gente. Questa canzone cantata con migliaia di persone cambia ancora una volta il suo vestito, pur restando un canto di liberazione a rompere il silenzio imposto dal periodo».
La dimensione del palco, la coralità della sua performance, molto teatrale, con il pianoforte in primo piano, e i mezzi tecnici straordinari al PalaOlimpico “per raccontare come in uno storytelling Fai rumore”, canzone simbolo, entrata ormai nell’immaginario collettivo, soprattutto dopo l’esibizione in un’Arena di Verona vuota durante i giorni più bui della pandemia.

«Avevamo sottovalutato – dice ancora Diodato – tante cose scontate come l’abbraccio, il contatto che ti dice “ti voglio bene”, invece dell’inchino alla giapponese…ed è emozionante ritrovarsi. Sclada il cuore l’entusiasmo che si respira attraversando l’Eurovision Village: la gioia della gente che balla durante i dj set dà un senso di liberazione. Una cosa che fa bene all’anima. Partecipare ad eventi come questi è importante».

A proposito della presenza della ucraina Kalush Orchestra data per favorita

«È molto distante dal mio genere, ma c’è forza, energia che viene anche da tutto ciò che sta accadendo in Ucraina a causa della guerra. Comunque il pezzo, tra folk e rap, ha elementi melodici che bucano, pur non capendo le parole. Arriverà in alto».

Progetti prossimi per Diodato.
«Sono in studio a registrare nuove canzoni e ne sono molto felice. Io non amo passare tanto tempo in studio, vero, ma ora avevo bisogno di mettere a frutto quel che ho vissuto in questi due anni pazzeschi. Il nuovo album? Non ci sarà da attendere tantissimo. E sarà accompagnato anche da un tour europeo in autunno in cui tocco le principali città europee».

E tornando alla serata l’artista spiega: «Io mi trasformo nei live, per me sono un momento fondamentale. E la performance di questa sera è stata pensata da me con la mia coreografa di sempre, poi ci siamo confrontati con gli organizzatori della parte artistica di questo festival. Ma il messaggio è sempre quello: dalla solitudine visiva, fisica (ma non spirituale) dell’Arena di Verona al ritrovato contatto con la gente».

Gli “altri favoriti” della kermesse: Mahmood & Blanco.

«Io sono fan di Ale e Blanco e li ho incontrati e abbracciati dietro le quinte prime delle prove. Bella la loro tensione emotiva che trasmettono ancora cantando insieme “Brividi”. Una tension che il grande successo rischiava di smorzare. Se vinceranno? Veniamo da una vittoria italiana, sarà difficile ripetersi. Ma loro due sono tra i migliori».

Diodato erede di Modugno secondo Franca Modugno.
«Lui è un grandissimo punto di riferimento, per la potenza della sua scrittura e per la gioia fisica che mostrava in quel che faceva. Io sono da sempre incantato per le sue capacità di attore e cantante che lo ha portato a essere tra gli artisti più amati al mondo. Domenico Modugno è un punto di riferimento anche per le mie scelte: canto in italiano nonostante le richieste di fare cose in inglese. Ciò non vuol dire che non lo farò mai: ma “Fai rumore” funziona così nella nostra lingua d’origine. Ieri ho abbracciato una concorrente armena che ha cominciato a cantare le mie canzoni… È la magia della musica. Anche io ho ascoltato per anni canzoni in inglese che non capivo, ma la musica è collegata a qualcosa di inspiegabile. Questa canzone ha una sua forza indipendente: apre porte e sono io che la seguo».

Sono un ragazzo fortunato

«Ho la fortuna di fare quel che ho sempre sognato: musica. Lei mi ha insegnato che c’è sempre un’opportunità, anche nei momenti bui. Non è un caso che i più grandi dischi della storia vengono da momenti difficili in cui tanta altra gente si ritrova. Sono felice di ciò che ho vissuto e come sto vivendo con consapevolezza. Sarà che ho fatto una lunga gavetta e ho passato lunghe notti a guardare il soffitto e farmi tante domande. Ho comprato io il biglietto per essere dove sono e non voglio i soldi indietro».

È un momento storico di grandi collaborazioni.
«Gli album sono per me una grande opportunità per raccontarsi. Ho fatto già collaborazioni molto belle che partivano da rapporto reale, di amicizia vera e stima reciproca. Sto ragionando anche con chi collaborare per il nuovo album».

Diodato e il cinema

«È una mia grande passione. Sono felice che mi sia capitato di collaborare con diversi registi per portare la mia musica nei loro film. Diventare attore? Mi sono arrivate proposte ma ho detto no, anche se non mi dispiacerebbe: non so se sono pronto oggi, ma è una cosa che mi attira molto. Ho studiato cinema, mi piacerebbe fare anche una regia. Ma ora sono concentrato sulla musica e poi, come si dice, tra lo studiare e il fare…».
Si vedrà!

10 Maggio 2022
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