12:21 pm, 9 Maggio 22 calendario

Peste suina, Costa: «Il problema abbattimenti non è più rinviabile»

Di: Redazione Metronews
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Peste suina, Costa: «Il problema abbattimenti non è più rinviabile». Il sottosegretario alla Salute  non ha dubbi:  «La situazione è talmente pericolosa che dobbiamo mettere in campo misure straordinarie per contenere la diffusione del virus della peste suina. Liguria e Piemonte stanno posando le reti di recinzione sui territori ma io non credo che siano sufficienti e penso che sia necessario un piano di selezione dei cinghiali in tutta Italia perchè sono troppi», Lo ha detto questa mattina il sottosegretario al ministero della salute, Andrea Costa, intervenendo a un incontro con gli studenti organizzato dall’Universita di Pisa.

Peste suina, Costa: «Il problema abbattimenti non è più rinviabile»

«La peste suina – ha aggiunto – non è un pericolo per l’uomo ma resta un problema gravissimo che dobbiamo monitorare. Il settore degli allevamenti vale 6 miliardi di fatturato annuo ed è a mio avviso improrogabile avviare una campagna di abbattimento per ridurre la quota di cinghiali che stanno invadendo sempre di più anche le nostre aree urbane e periurbane». «Lo dico – ha precisato il sottosegretario – con il massimo rispetto per le posizioni ambientaliste e animaliste». «Questo problema – ha concluso Costa – non è più rinviabile e per affrontarlo bisogna mettere in campo un piano straordinario di selezione che prevede anche una massiccia quota di abbattimenti».

A Roma le prime recinzioni

Intanto a Roma sono state installate le prime reti di contenimento dei cinghiali in alcune zone di Roma dove sono state più frequenti le incursioni degli animali. Nel Municipio XV è partito il piano voluto dal Campidoglio per arginare l’arrivo degli ungulati.  L’assessore all’Ambiente e ai Rifiuti di Roma Capitale, Sabrina Alfonsi, avrebbe dato disposizione ad Ama di mappare la posizione dei cassonetti su cui intervenire, eventualmente, con altre recinzioni. In ogni caso il piano dovrebbe essere discusso domani in una riunione tra l’assessorato e la partecipata.

Oipa: No a far west a Roma

Intanto le associazioni ambientaliste sono sul piede di guerra. «I cittadini di Roma non vogliono che sia risolto con il sangue il problema delle incursioni di qualche cinghiale nel centro abitato causate dall’emergenza rifiuti, e solo da quella. Ora altro pretesto per invocare il sangue è qualche sparuto caso di peste suina, non trasmissibile all’uomo». Così in una nota l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa), secondo cui “la Peste suina africana (Psa) non si combatte mandando i cacciatori a uccidere cinghiali come ventilato oggi dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa. Al contrario, come attesta un parere chiesto agli esperti dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), «la caccia non è uno strumento efficace per ridurre le dimensioni della popolazione di cinghiali selvatici in Europa». Di più: i cacciatori, con le loro prassi di eviscerazione, possono diffondere in maniera incontrollata il virus della Psa, innocuo per l’uomo, e degli altri agenti patogeni di cui le prede potrebbero essere portatrici”.

9 Maggio 2022
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