Roma
3:28 pm, 7 Maggio 22 calendario
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Peste suina: Zingaretti vara la “Zona infetta”

Di: Redazione Metronews
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La Regione Lazio corre ai ripari contro la minaccia della peste suina africana portata dai cinghiali. Oggi la giunta di Nicola Zingaretti ha emanato un’ordinanza con la quale ha istituito una “Zona infetta provvisoria”, con misure stringenti, e una “zona di attenzione”. In questa “zona rossa” è prevista una sorveglianza rafforzata dei cinghiali, al campionamento e analisi di eventuali carcasse e al loro smaltimento in sicurezza. L’ordinanza è stata varata dopo la scoperta di un caso di peste suina nel parco dell’Insugherata.

Il documento dispone che il Comune di Roma Capitale dovrà installare la segnaletica in ingresso alle zone coinvolte in casi di peste suina e, limitatamente ai territori interessati nel perimetro dei Parchi coinvolti, in coordinamento con i rispettivi Enti di gestione, sui quali indicare la presenza della malattia e il divieto di alimentazione, avvicinamento e disturbo ai cinghiali. Roma Capitale, inoltre, «metterà in atto ogni forma utile di recinzione intorno ai cassonetti dei rifiuti, al fine di inibirne l’accesso da parte dei cinghiali e ottimizzare il posizionamento dei cassonetti. Inoltre, la cittadinanza è tenuta a segnalare al numero verde della Protezione civile regionale 803555, attivo h24, la presenza di carcasse rinvenute o di cinghiali moribondi. Controlli saranno attivati anche presso gli allevamenti di suini e animali che ricadono o sono limitrofi alla zona. Fuori dalla zona infetta provvisoria, è stata poi identificata una “zona di attenzione”. L’ordinanza poi dispone la chiusura dei varchi di accesso alla zona infetta dal versante nord.

La peste non è trasmissibile agli esseri umani

Nell’ordinanza Regione Lazio ribadisce che «la malattia non è trasmissibile agli esseri umani», ma «è necessario comunque regolare le attività umane all’aperto che, prevedendo l’interazione diretta o indiretta con i cinghiali infetti o potenzialmente infetti, possono comportare un rischio per la diffusione della malattia tra maiali e cinghiali». Viene inoltre ritenuto «necessario il coinvolgimento dei servizi veterinari locali e delle forze di polizia nelle relative attività di vigilanza e controllo».

7 Maggio 2022
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