Serie A
5:18 pm, 5 Maggio 22 calendario
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Inzaghi: «Inter, con l’Empoli dobbiamo dare il 120%»

Di: Redazione Metronews
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CALCIO – «Dobbiamo dare il 120%». Simone Inzaghi ha le idee piuttosto chiare. Venerdì alle 18.45, in uno stadio di San Siro che si annuncia pieno, la sua Inter trova l’Empoli (arbitra Manganiello di Pinerolo). Terz’ultima di campionato, sfida tesissima allo sprint-scudetto con il Milan avanti di due punti. Il tecnico inquadra la partita nella conferenza stampa di Appiano Gentile: «L’Empoli è già salvo, ha già centrato il suo obiettivo, ma è una squadra di qualità, ben organizzata, e sarà una partita insidiosa». Bisogna ripartire da Udine, dice, «dove sono stato molto contento per la concentrazione, la personalità, la determinazione dei miei giocatori. A questo punto, contando la finale di Coppa Italia, mancano quattro partite alla fine, e più che le questioni tecnico-tattiche la differenza la faranno le motivazioni».

Contro l’Empoli Inzaghi ritrova Barella

In formazione, si riaffaccia Barella, ormai recuperato, mentre Bastoni continua ad avere noie muscolari. Gli altri sono tutti presenti. Si annuncia una formazione-tipo, probabilmente con Dimarco sulla sinistra in difesa. In attacco, verosimile un po’ di riposo per Edin Dzeko, e così per Lautaro Martinez la spalla potrebbe essere Correa, o Sanchez.

Calhanoglu vuole restare in nerazzurro a lungo

Chi avrà il suo posto tra centrocampo e attacco sarà ovviamente Hakan Calhanoglu, una delle più belle sorprese nerazzurre della stagione. Che, in una intervista a DAZN, all’Inter giura amore e fedeltà: «Qui voglio stare il più a lungo possibile». Ricorda ancora quanto abbia contato la chiamata di Inzaghi: «Ero in nazionale, abbiamo parlato poche volte, ricordo ancora le sue parole». Il turco parla anche di sé, con un misto di orgoglio e modestia: «Li ho fatti tutti i ruoli a centrocampo, ora sto provando a fare il massimo. Sono un giocatore intelligente, non è difficile trovarmi. Ascolto il mister, ma sono entrato subito in squadra. Non mi piace parlare di me, do il massimo per la squadra. Sono contento, ma c’è sempre da migliorare». La freddezza dal dischetto? Un rigore contro il Milan, un altro contro la Juve. «Ne ho calciati tanti – racconta Calhanoglu – anche in Germania. Sono abituato e ho questa fiducia qui: se calcio contro le big, vale tanto. Non pensi tanto, tiri e basta».

5 Maggio 2022
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