Gualtieri: piano rifiuti entro i tempi previsti

Il sindaco Roberto Gualtieri non intende perdere settimane preziose. Ieri ha ribadito che il piano rifiuti si farà entro i tempi previsti.

Gualtieri: piano rifiuti entro i tempi previsti

«Noi ora questo piano con condivisione, ascolto ma anche con determinazione lo realizzeremo nei tempi previsti». Sul termovalorizzatore e in generale sul piano rifiuti il sindaco Roberto Gualtieri ha lanciato ieri un messaggio, rivolto soprattutto agli alleati di Europa Verde e Sinistra civica ecologista. Tradotto in altri termini: sì al dialogo, ma senza perdere tempo, specialmente in vista del Giubileo 2025, che porterà a Roma milioni di pellegrini e di conseguenza tonnellate di rifiuti in più al giorno in una città che come ha spiegato il primo cittadino è sempre sull’orlo del collasso.

Termovalorizzatore ma non solo

Anche ieri Gualtieri ha ribadito l’intenzione di dotare la Capitale del sistema «più avanzato» di impiantistica che segua la normativa europea e che possa rappresentare un esempio di «economia circolare». Il Piano prevede anche due biodigestori anaerobici. Soprattutto esclude la realizzazione di discariche. E a chi contesta la realizzazione del termovalorizzatore Gualtieri ha ricordato: «Dal 2016, oltre alla quota per la discarica, mandiamo 330mila tonnellate di rifiuti ai termovalorizzatori di altre città e regioni. Trovo singolare che chi continua a dirsi contrario ad un impianto fosse d’accordo a mandare i rifiuti in altri impianti lontani, con un costo doppio e maggiore inquinamento».

Le Vele di Calatrava

Gualtieri ha parlato di rifiuti a margine dell’incontro “Roma riparte” all’auditorium Parco della Musica, per presentare quali saranno le linee di rilancio della Capitale. Tra queste il recupero delle Vele di Calatrava a Tor Vergata. Sarà un lavoro a tappe secondo l’assessore capitolino all’urbanistica Maurizio Veloccia, con una parziale apertura in occasione del Giubileo 2025.

«Le Vele di Calatrava, abbandonate da anni alla periferia sud di Roma sono una grande incompiuta che non possiamo più permetterci di mostrare al mondo. Oggi rappresentano il monito che a Roma non si finiscono le cose. Questa cosa non può più esistere: noi le concluderemo e la finalizzeremo per fare di quel quadrante altra grande area di sviluppo», ha aggiunto Gaultieri.