Milano
4:42 pm, 4 Maggio 22 calendario

Lo studiolo e i libri antichi di Umberto Eco in mostra alla Braidense

Di: Redazione Metronews
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Dal 5 maggio al 2 luglio 2022, occasione unica per immergersi nel mondo di libri e di idee di Umbarto Eco, nella mostra “La collezione di libri antichi di Umberto Eco alla Biblioteca Nazionale Braidense”,  che esporrà per la prima volta al pubblico una selezione dei volumi antichi acquisiti dal Ministero della Cultura dalla famiglia Eco nel 2018. Allo stesso tempo in Biblioteca sarà inaugurato lo “Studiolo”, uno spazio a disposizione degli studiosi, dove verranno conservati tutti i 1300 titoli rari, tra cui 36 incunaboli, libri stampati prima del 1500, provenienti dalla Bibliotheca semiologica, curiosa, lunatica, magica et pneumatica come la chiamava il grande intellettuale. Lo “Studiolo” preserva il più possibile la collocazione dei libri che Umberto Eco aveva ordinato nella sua casa che affacciava sul Castello Sforzesco a Milano.

 

La mostra intende celebrare l’importantissima acquisizione dei volumi antichi di Umberto Eco da parte della Braidense che si concretizza oggi integrando le collezioni già esistenti in biblioteca, a partire da quelle riguardanti le opere del XV e XVI secolo. Sempre nel rispetto delle volontà di Umberto Eco e della sua famiglia, la sua vasta collezione di oltre 35.000 libri moderni e l’archivio saranno in comodato d’uso all’Università di Bologna Alma Mater Studiorum. «Fin dall’inizio abbiamo desiderato che la collezione degli “antichi” venisse accolta alla Biblioteca Nazionale Braidense, un luogo aperto al pubblico nella città dove Umberto Eco ha vissuto e lavorato fino dagli anni Cinquanta- dichiarano Renate, Carlotta e Stefano Eco, moglie e figli dello studioso. «Sono presenti nella raccolta degli antichi alcuni incunaboli di cui un collezionista non può fare a meno – dice James M. Bradburne, direttore della Pinacoteca di Brera e della Biblioteca Braidense- come il De Civitate Dei (1470) e l’Hypnerotomachia Poliphili (1499), ma anche opere di grande suggestione e contenuto sinistro, come il Malleus maleficarum (1492). Inoltre, il Corpus Hermeticum di Ermete Trismegisto, di cui Eco possiede la terza edizione della versione latina stampata a Venezia nel 1481 e una serie di edizioni del XVI secolo; la Polygraphiae libri sex del Trithemius (1518); il De umbris idearum di Giordano Bruno (1582); opere stampate dai primi Rosacroce, come Allgemeine und General Reformation (1681) e Chymische Hochzeit (1616); scritti dell’alchimista Michael Maier e del filosofo naturalista Robert Fludd (Utriusque Cosmi Historia, 1617); l’Amphiteatrum Sapientiae Aeternae di Heinrich Khunrath (II ed. 1609) e quasi tutte le opere dell’erudito Athanasius Kircher».

La mostra espone 82 volumi, di cui 62 del Fondo libri Umberto Eco, 19 della collezione Biblioteca Braidense e 1 del The Warburg Institute.

4 Maggio 2022
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