Libertà di stampa, la Giornata mondiale. “Grazie speciale” dal Papa

Libertà di stampa, la Giornata mondiale. Anche Papa Francesco, in questi mesi di guerra si è più volte speso per i giornalisti impegnati sul fronte.  Un grazie speciale anche domenica scorsa, dopo la recita del Regina Coeli: «Il 3 maggio si celebra la giornata mondiale della libertà di Stampa. Rendo omaggio ai giornalisti che pagano di persona per servire questo diritto. In sette sono morti l’anno scorso e 350 sono stati feriti. Un grazie speciale a quanti con coraggio ci informano sulle piaghe dell’umanità».

Libertà di stampa, la Giornata mondiale. “Grazie speciale” dal Papa

Secondo la piattaforma del Consiglio d’Europa per la tutela del giornalismo e la sicurezza dei giornalisti, nella guerra in Ucraina, sono già stati uccisi 10 operatori dei media ucraini e internazionali e molti altri sono rimasti feriti. «Nel momento in cui celebriamo la Giornata mondiale della libertà di stampa – si legge nel comunicato del Consiglio d’Europa – giornalisti, cineoperatori, cronisti, fotografi e blogger coraggiosi rischiano la vita per tenerci informati sull’aggressione militare, non provocata né giustificata, della Russia nei confronti dell’Ucraina. Le forze russe trattengono, sequestrano o addirittura rapiscono e perseguitano giornalisti e attori della società civile per impedire al mondo di sentire la verità. Esortiamo con fermezza la Federazione russa a porre immediatamente fine a simili attacchi e pratiche».

Presidio all’Ambasciata russa

Oggi la FNSI, Amnesty International e Articolo21 promuovono a Roma un sit-in alle ore 11, nei pressi dell’Ambasciata della Federazione Russa, per protestare contro l’invasione dell’Ucraina e il bavaglio ai media indipendenti russi e bielorussi. Il pensiero è rivolto anche a tutti i giornalisti uccisi e a quelli che ancora si trovano nelle carceri in Turchia, in Egitto, in Iran, in Africa e in tutti i luoghi del mondo dove la libertà di espressione non è garantita. Tra queste persone, c’è Assange  giornalista inglese che potrebbe essere estradato negli Stati Uniti, dove, con ogni probabilità, verrebbe sottoposto a tortura e ad altri trattamenti inumani.

Italia al 41esimo posto

Secondo l’ultimo rapporto internazionale sulla Libertà di Stampa, World Press Freedom Index,  reso pubblico da Reporter senza frontiere l’Italia è al 41esimo posto. Il problema più grande è stata la violenza verbale di movimenti Novax e Nogreen pass.