Torino
5:55 pm, 28 Aprile 22 calendario
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A Torino i fondi Ue contro la Co2 e la start up della Nato

Di: Redazione Metronews
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Torino è tra le 100 città europee che si impegnano a diminuire le emissioni entro il 2030 diventando anche “Mission Cities”, hub di sperimentazione e innovazione in ambito climatico ed esempio virtuoso per tutte le altre città europee. Il capoluogo piemontese è infatti risultato fra le vincitrici della call europea “100 Climate -Neutral Cities by 2030 – By and for Citizens” annunciate oggi dalla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen.

Le Mission Cities riceveranno 360 milioni di finanziamento Horizon Europe per il 2022-2023 per avviare i percorsi di innovazione verso la neutralità climatica con azioni su mobilita’ sostenibile, efficienza energetica e pianificazione urbana verde. «È stata premiata la capacità di Torino – sottolinea il sindaco Stefano Lo Russo – di avanzare proposte di valore e di grande qualità. È una grande sfida quella della sostenibilità ambientale e le Città ricoprono un importante ruolo per costruire comunità più green». Soddisfatta anche l’assessora alla Transizione ecologica e digitale e alle Politiche per l’ambiente, Chiara Foglietta. «La selezione – dice – è frutto della capacità di fare rete e sistema fra differenti attori e pone la città di fronte a una delle sfide più avvincenti per il prossimo decennio».

A Torino anche le start up della Nato

Sempre oggi sottosegretario alla Difesa, Giorgio Mulè ha annunciato che «Torino è stata scelta dalla Nato come uno dei luoghi nei Paesi dell’Alleanza in cui avrà sede l’acceleratore di startup nel campo della sicurezza». «La Nato – ha spiegato il sottosegretario alla Difesa durante “Innovation Cybersecurity Summit” a Roma – ha varato ormai più di un anno fa il programma “Diana”: si tratta di un programma forte di una dotazione da un miliardo di euro che impegna i Paesi membri dell’Alleanza a dotarsi di un sistema di start up innovative, sottraendole ai fondi privati grazie a queste risorse straordinarie e facendo in modo che le competenze e i talenti di queste start up finiscano all’interno della Nato». «L’Italia – continua Mulè – insieme a 30 Paesi ha partecipato alla selezione di questi acceleratori, con una competizione durissima e il sistema del Paese, a partire dalla presidenza del consiglio dei ministri, ha lavorato insieme per fare in modo che la candidatura di Torino potesse vincere. Mi fa piacere poter dare oggi questo annuncio», ha concluso.

28 Aprile 2022
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