Video porno per il deputato, choc a Westminster

Un deputato accusato di avere guardato video porno sul telefonino mentre si trovava a Westminster, alla Camera dei Comuni, è ora sotto inchiesta da parte del Partito conservatore del premier Boris Johnson.

Westminster, deputato sotto accusa

«Questo comportamento è assolutamente inaccettabile», hanno dichiarato i responsabili per la disciplina nel partito di maggioranza, promettendo che «saranno decise delle misure». Non è stato reso noto il nome del deputato, la cui condotta è stata rivelata dai giornali Daily Mirror e Sun.

A sollevare la questione, durante una riunione di parlamentari tory, è stato un esponente del governo. Ha spiegato che qualche mese fa un deputato seduto vicino a lei guardava dei video porno sul suo telefono portatile.

La questione giunge in pieno dibattito parlamentare sul sessismo: domenica, il Sunday Times aveva rivelato che tre ministri e due deputati dell’opposizione sono accusati di «cattivi comportamenti di natura sessuale», un termine che può indicare le molestie, il voyeurismo o le aggressioni sessuali; 56 deputati sono stati segnalati a un ufficio incaricato di registrare le denunce, istituito nel periodo del movimento Metoo. Il premier Boris Johnson ha dichiarato che «le molestie sessuali sono intollerabili e sicuramente motivo di esclusione».

Tentati accessi a siti porno

Non è una novità, in Gran Bretagna. Nel 2018 si fece un calcolo: oltre 24mila tentativi di accesso a siti pornografici furono effettuati dalle Camere del Parlamento britannico dopo le elezioni generali. Secondo i dati ufficiali la cifra – per la precisione 24.473 tra giugno e ottobre del 2017 – rappresenta in media circa 160 richieste al giorno arrivate da computer e altri dispositivi collegati alla rete parlamentare, utilizzata dai deputati e dal personale. I dati arrivavano nel mezzo di uno scandalo sessuale che aveva condotto alle dimissioni dell’ex vice premier Damian Green. Il mese più cliccato risultava essere settembre, con ben 9.467 contatti tra Camera dei Lord, Camera dei Comuni e personale non parlamentare.