Lavoro
2:04 pm, 27 Aprile 22 calendario

Sicurezza sul lavoro, ogni anno è una strage

Di: Redazione Metronews
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Salute e sicurezza sul lavoro, il 28 aprile la Giornata mondiale. «Agiamo insieme per una cultura positiva della salute e sicurezza». Questo il tema promosso dall’Ilo per l’edizione 2022 della “Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro” che verrà celebrata il 28 aprile.  

Sicurezza sul lavoro, la Giornata mondiale

Nel rapporto Rafforzare il dialogo sociale verso una cultura della sicurezza e della salute: cosa abbiamo imparato dalla crisi del COVID-19 pubblicato da Ilo il 14 aprile si evidenzia come più di 2,9 milioni di persone muoiano ogni anno per infortuni e malattie professionali e circa 402 milioni di persone sono coinvolti ogni anno in incidenti sul lavoro. Su scala mondiale l’81% della totalità delle morti attribuibili alle condizioni di lavoro sono collegate alle malattie lavoro correlate e il 19% agli infortuni. I rischi professionali a lungo termine come orari e condizioni di lavoro proibitivi, esposizione a sostanze, fumi sono quelli a cui è possibile attribuire il maggior numero di decessi. Da interviste condotte in 142 Paesi è emerso quanto in moltissimi casi sia impossibile denunciare o parlare sul luogo di lavoro dei problemi riguardanti la sicurezzae al contrario i luoghi di lavoro dove la condivisione e il dialogo sono attivi riportano in media il 64% in meno di incidenti e il 58% in meno di ricoveri.

In Italia +47% di denunce di infortunio

Le denunce di infortunio sul lavoro acquisite dall’Inail nel primo bimestre del 2022 sono state 121.994, + 47,6% rispetto allo stesso periodo del 2021, 114 delle quali con esito mortale (+9,6%). In aumento le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 8.080 (+3,6%). «Se il trend fosse confermato – ha dichiarato il Presidente del Patronato Acli, Paolo Ricotti – anche nei prossimi mesi ci troveremmo davanti ad una situazione di estrema gravità e complessità, per la quale anche le politiche di prevenzione fin qui adottate evidenziano la propria inefficacia a contenere il fenomeno degli infortuni e delle tecnopatie nel nostro paese”. Le cause sono sicuramente molteplici e anche conseguenza della riapertura totale delle attività, a partire da quelle produttive, ma probabilmente con condizioni differenti rispetto al pre-pandemia. La ripresa di molte attività in presenza ha determinato  – secondo un’indagine  della Fondazione studi consulenti del lavoro realizzata su un campione rappresentativo di consulenti del lavoro, una crescita, tra 2020 e 2021, degli infortuni in itinere (+29,2%) per un incremento complessivo di oltre 18mila casi. 

«Politiche di prevenzione inefficaci»

«Se il trend fosse confermato – ha dichiarato il Presidente del Patronato Acli, Paolo Ricotti – anche nei prossimi mesi ci troveremmo davanti ad una situazione di estrema gravità e complessità, per la quale anche le politiche di prevenzione fin qui adottate evidenziano la propria inefficacia a contenere il fenomeno degli infortuni e delle tecnopatie nel nostro paese». Le cause sono sicuramente molteplici e anche conseguenza della riapertura totale delle attività, a partire da quelle produttive, ma probabilmente con condizioni differenti rispetto al pre-pandemia.

 

27 Aprile 2022
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