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7:02 pm, 26 Aprile 22 calendario

Stefano Tacconi “muove gli occhi e un po’ gli arti”. L’ospedale: “percorso lungo”

Di: Redazione Metronews
Stefano Tacconi
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Stefano Tacconi sta lottando. «In questo momento è stabile, ma in coma farmacologico. Ha fatto una TAC lunedì pomeriggio e non ci sono particolari problemi. L’emorragia di sabato è stata fermata, ora dobbiamo attendere la ripresa. Ci sono i primi segnali che sono incoraggianti, papà muove un po’ gli occhi e gli arti, ma serve tempo». Lo ha riferito il figlio Andrea, ospite della trasmissione di RaiSport Calcio Totale.

Stefano Tacconi, l’ospedale: “Percorso sarà lungo”

Nel frattempo, è stato diffuso anche un nuovo bollettino dell’ospedale, che offre chiarimenti sulle condizioni di Tacconi. «La situazione è ancora stazionaria. Tacconi è farmacologicamente sedato, ma ha dato qualche segno di gesto finalistico. Il percorso sarà ancora lungo e i prossimi giorni saranno determinanti per capire l’andamento della situazione». E ancora, riguardo al malore che ha colpito l’ex portiere della Juventus: «Sicuramente il fattore tempo è stato fondamentale. Aver riconosciuto il problema e aver centralizzato le cure, trasferendo il paziente in un ospedale hub, ha fatto la differenza per un intervento precoce al fine di evitare una seconda emorragia che sarebbe potuta essere fatale. Ora dobbiamo dare tempo a Tacconi di combattere, grazie alle cure che sta ricevendo in Terapia Intensiva, e affrontare con forza i prossimi giorni».

L’ex portiere della Juventus è ricoverato da sabato ad Alessandria per un’emorragia cerebrale da rottura di aneurisma. La sera prima di sentirsi male aveva cenato con il figlio Andrea. Poi, il sabato, ha cominciato ad accusare un mal di testa talmente invalidante da far preoccupare i suoi cari. Da lì la corsa in ospedale ad Asti e in seguito il trasferimento nel reparto di neurochirurgia di Alessandria e la scoperta. In una storia su Instagram Andrea Tacconi ha detto che «Giorno dopo giorno ci sono piccoli miglioramenti, anche se i medici hanno detto che questi sono i giorni più delicati. Continuiamo ad essere uniti, per lui».

 

26 Aprile 2022
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