5:51 pm, 26 Aprile 22 calendario

Ecco come i bambini ucraini ed italiani disegnano la guerra

Di: Redazione Metronews
Bambini ucraini
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Colori sbiaditi, narrativa interrotta, confini che scompaiono e città immerse negli abissi: le bambine e i bambini italiani e ucraini ci parlano di come percepiscono la violenza del conflitto in atto. Dalla pandemia alla guerra, l’eccesso delle immagini di tragedie rischia di generare negli occhi di chi non ha tutti gli strumenti per comprendere ed elaborare la violenza, sentimenti di preoccupazione, ansia e paura.

Ecco come i bambini ucraini ed italiani disegnano la guerra

Il 24 febbraio ha segnato un cambiamento nella vita di tutti. Soprattutto in quei bambini che hanno perso la loro casa, i giochi e i sogni ritrovandosi, all’improvviso, costretti ad allontanarsi dai loro padri e cercare un posto sicuro. Ma non solo. La guerra è anche negli occhi dei bambini che guardano da lontano a cui arrivano immagini, foto e video di violenza e devastazione. Il disegno è da sempre uno “strumento” attraverso il quale i bambini riescono a esprimere in maniera immediata e senza filtri le loro emozioni e i loro stati d’animo.

Tutto questo traspare dai disegni realizzati, in occasione della Giornata internazionale del disegno, dai bambini di SOS Villaggi dei Bambini, che in questo periodo stanno accogliendo nei Villaggi SOS di tutta Europa le persone che scappano dalle zone di guerra. Per Emanuele Caroppo, coordinatore del Comitato scientifico di SOS Villaggi dei Bambini e psichiatra e psicoanalista della Società psicoanalitica italiana e internazionale: «Non conta la distanza per essere vittime di situazioni traumatiche. Questo lo mettono ben in evidenza i disegni dei bambini.  Confrontando i disegni fatti da bambine e bambini dell’Ucraina e quelli fatti dall’Italia, vediamo che in quelli italiani sicuramento l’impatto emotivo della guerra è più diluito, ma comunque lo si osserva. Vi è una difficoltà a trovare una trama narrativa nel disegno, qualche cosa si è interrotto. I colori sono presenti ma non in una dimensione armonica: il foglio è come se fosse suddiviso in blocchi, uno contro l’altro».

Nei disegni delle bambine e dei bambini ucraini, il foglio è utilizzato in generale in modo più unitario ma il contenuto risente della perdita di vitalità. Sono tempi in cui il sapore e il cuore della vita si perdono. Non è un caso che troviamo questi disegni un po’ poveri di colore, viene disegnata solo una sagoma. Sono dei disegni immobili: una bicicletta ferma, un panda triste. Emergono quindi emozioni negative. 

È difficile in questo momento immaginare che le bambine e i bambini, indipendentemente dalla distanza dal fronte, non risentano dell’impatto della guerra. La cosa importante però è notare che, accanto a tutti questi elementi che abbiamo messo in evidenza, sono comunque presenti anche disegni di un sole che splende, delle nubi che si diradano, di un topolino allegro che ritrova un trancio di formaggio per poterlo mangiare, di un gelato sulla spiaggia d’estate. 

Il dolore della guerra, l’inquietudine e l’angoscia del conflitto, ma anche la speranza di tornare a vedere brillare il sole riflesso anche nell’acqua del mare di una spiaggia, mentre si degusta un buon gelato. 

26 Aprile 2022
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