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4:54 pm, 21 Aprile 22 calendario
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Wimbledon senza russi, per Djokovic è una decisione «folle»

Di: Redazione Metronews
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TENNIS – Per Novak Djokovic è «folle» il divieto ai giocatori russi e bielorussi di partecipare al torneo di Wimbledon che inizierà il 27 giugno. «Condannerò sempre la guerra», ha sottolineato il serbo numero uno del mondo dopo la partita vinta contro il connazionalen Laslo Djere a Belgrado, «non la sosterrò mai, essendo io stesso figlio della guerra essendo cresciuto durante i conflitti civili che hanno seguito il crollo della Jugoslavia». Ma i tennisti, gli atleti non c’entrano niente», ha aggiunto Nole, «quando la politica interferisce con lo sport, il risultato non è mai buono».

La posizione dell’ucraina Svitolina

La 27enne tennista ucraina Elina Svitolina si è detta favorevole alla possibilità di giocare a Wimbledon per gli atleti russi o bielorussi che si siano espressi contro l’invasione dell’Ucraina. «Non vogliamo che siano esclusi del tutto, devono solo dire se sono con noi e con il resto del mondo o con il governo russo». Tuttavia la tennista di Odessa ha criticato le associazioni Atp e Wta, schieratesi contro il bando di Wimbledon, affermando che sulla guerra la loro reazione «non è stata pronta come avremmo voluto».

Atp e Wta criticano la decisione di Wimbledon

Atp e Wta, per l’appunto, hanno espresso forti riserve nei confronti dell’esclusione dei russi. L’hanno definita una scelta «sbagliata» lamentando che crea «un precedente pericoloso». Tra gli esclusi ci sono il russo Daniil Medvedev, numero due del mondo, e la bielorussa numero quattro del mondo, Aryna Sabalenka. L’All England Club ha ufficializzato la decisione senza precedenti a poco più di due mesi dall’inizio della 145ma edizione del torneo più antico del mondo. Gli organizzatori hanno spiegato «con profondo rammarico» di essere ricosri a questo passo per «limitare l’influenza della Russia» in questo periodo tragico. Si tratta di una scelta presa in accordo con Downing Street e che estende al tempio dello sport nel sud-ovest di Londra la dura reazione del governo Johnson che ha già investito gli oligarchi e le loro proprietà.

Contrario anche Barazzutti

Una marcata critica è stata espressa anche da Corrado Barazzutti: «Il torneo di Wimbledon ha una visibilità mondiale, quindi ha tutto il diritto di manifestare contro l’aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina e denunciare questa guerra orribile. Però credo sia discutibile la scelta di penalizzare gli atleti bielorussi e russi. Gli atleti non c’entrano nulla con questa guerra, anzi i tennisti russi hanno preso posizione contro la guerra, un gesto importante considerato com’è il governo russo e che reazioni possono scatenare le manifestazioni contro la guerra».

Per Malagò la decisione è in linea con il CIO

Quanto a Giovanni Malagò, numero uno del Coni, ha detto: «Tennisti russi e bielorussi esclusi da Wimbledon? E’ giusto che faccia discutere, fino ad adesso non c’era stata un’azione così chiara. Sapete benissimo che il tennis è regolato a livello sportivo da tre soggetti: dalla federazione internazionale, Atp e Wta e associazioni come il Grande Slam, che sono un mondo a parte. Capisco il dispiacere da parte dell’Atp, ma devo dire con grande franchezza che questa situazione è in linea con quanto deciso dal Cio sugli sport individuali».

21 Aprile 2022
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