Roma
6:53 pm, 21 Aprile 22 calendario
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Termovalorizzatore per Roma, gli ostacoli da superare

Di: Paolo Chiriatti
Termovalorizzatore ostacoli
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Dopo l’annuncio del sindaco Roberto Gualtieri, che doterà la Capitale di un termovalorizzatore, restano gli ostacoli da superare per realizzare un impianto in grado di smaltire 600 mila tonnellate di rifiuti l’anno entro il 2025.

Termovalorizzatore per Roma, gli ostacoli da superare

Il primo scoglio è il Piano Rifiuti che la Regione ha approvato nel 2020, e che non prevede la realizzazione di termovalorizzatori. Il piano ha una validità di 5 anni e quindi ci sarebbe un vincolo difficilmente superabile. I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle fecero approvare un emendamento che vietava espressamente la realizzazione di questo tipo di impianti

Il secondo ostacolo, politico, è il fragile equilibrio tra i 5 Stelle e Zingaretti, che governano assieme in Regione. Ieri l’assessora alla Transizione Ecologica del Lazio, Roberta Lombardi, ha scandito un secco no alla realizzazione del termovalorizzatore.

La realizzazione dell’impianto potrebbe far saltare la giunta Zingaretti in Regione. Ma andare al voto anticipato non converrebbe in primo luogo proprio ai 5 Stelle.

Ci sono poi i malumori in Campidoglio, con una parte del Pd che non ha digerito il decisionismo del sindaco Gualtieri, senza contare la contrarietà di Sinistra civica ecologista ed Europa Verde.

Sono divisi anche sindacati e associazioni ambientaliste. Legambiente è nettamente contraria, mentre l’associazione Amici della Terra è favorevole. Per la Cgil il termovalorizzatore non è la scelta opportuna. La Cisl invece apprezza il pragmatismo del sindaco.

L’ipotesi dei poteri speciali

Per superare l’ostacolo principale, cioè il Piano Rifiuti della Regione, Gualtieri potrebbe chiedere al governo una delega speciale proprio sulla gestione dei rifiuti. Un’opzione ventilata in queste ore da fonti del Campidoglio. Il sindaco ha già in tasca la nomina del governo come Commissario Straordinario al Giubileo. Siccome lo stallo sulla gestione dei rifiuti capitolini è uno degli ostacoli da superare in vista dell’Anno Santo del 2025, il primo cittadino potrebbe chiedere a breve una delega speciale sui rifiuti alla Presidenza del consiglio dei ministri.

Gualtieri: «La maggioranza è compatta»

Intanto il sindaco Gualtieri respinge l’ipotesi secondo cui ci sarebbero difficoltà nella maggioranza capitolina a causa del termovalorizzatore, che ieri si è divisa al momento del voto sull’ordine del giorno correlato al piano impiantistico per i rifiuti.

«La maggioranza è compatta, io naturalmente andrò avanti perché Roma ha bisogno di chiudere finalmente il ciclo dei rifiuti, di diventare una città pulita, ecologicamente sostenibile, che non si appoggi più a discariche costose e inquinanti, e che smetta di pagare centinaia di milioni per portare i rifiuti fuori».  Questa la risposta del primo cittadino.

«Dobbiamo poter produrre energia pulita come fanno tutte le grandi capitali europee con i propri rifiuti». Secondo il sindaco la costruzione di un termovalorizzatore nella Capitale «è una svolta e siamo molto determinati a realizzarla. Siamo assolutamente fiduciosi che con il dialogo ci sarà una larga compattezza. Penso che la città aspettasse questa scelta».

Infine sul mancato numero legale oggi in Aula Giulio Cesare, con l’Assemblea capitolina chiamata a discutere la proposta di regolamento sull’assistenza agli alunni disabili, «non ha nulla a che vedere» con l’annuncio fatto ieri di voler realizzare un termovalorizzatore.

L’impianto dovrebbe essere realizzato a Santa Palomba, area industriale alle porte di Pomezia. E il sindaco Adriano Zuccalà, del Movimento 5 Stelle, ha già annunciato battaglia.

21 Aprile 2022
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