Ina Weisse
4:01 pm, 21 Aprile 22 calendario
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Ina Weisse dice no all’ostracismo verso artisti russi

Di: Redazione Metronews
Ina Weisse
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La regista Ina Weisse dice no all’ostracismo verso gli artisti russi.

«In tutta questa tragedia che stiamo vivendo c’è una cosa che però non capisco e a cui sono contraria ed è l’ostraicismo verso gli artisti russi. Non sono d’accordo perché gli artisti portano bellezza nel mondo e perché nel mio lavoro io mi ispiro anche ai maestri russi». Così le regista tedesca Ina Weisse presentando a Roma “L’audizione”. Il suo secondo lungometraggio (già presentato in anteprima mondiale al 44° Toronto International Film Festival, al festival di San Sebastian, dove l’attrice protagonista Nina Hoss ha vinto il premio per l’interpretazione e al Bif 2020), uscirà nelle sale italiane giovedì 5 maggio. Distribuito da Pier Francesco Aiello per PFA Films ed Emme Cinematografica.

Ina Weisse presenta il film L’audizione

La regista ha spiegato anche di vivere da vicino l’esperienza dell’accoglienza dei rifugiati ucraini. «Non direttamente ma all’interno della mia famiglia. Perché mio fratello – dice – ospita una famiglia ucraina, naturalmente senza il padre, che è dovuto rimanere in Ucraina per combattere», aggiunge la regista che ne L’audiziona racconta il mondo della musica in un intreccio drammatico di relazioni familiari e sociali.

La storia è quella di Anna Bronsky (interpretata dalla grande Nina Hoss), una severa insegnante di violino in un liceo musicale a Berlino. È sposata con il liutaio francese Philippe Bronsky (Simon Abkarian) e insieme hanno un figlio di 10 anni,. Jonas (Serafin Mishiev) frequenta la stessa scuola. La relazione con suo marito sembra sgretolarsi. E Anna è alla ricerca di nuove sfide nella sua piuttosto noiosa vita familiare (che comprende anche i suoi genitori anziani) e professionale.

La storia

Durante gli esami di ammissione annuali della scuola, Anna rimane affascinata dal talento di un candidato, Alexander Paraskevas (Ilja Monti), al punto che si mette contro tutti gli altri insegnanti per ammetterlo. Mentre Anna prepara Alexander per gli esami intermedi, lui diventa rapidamente la sua nuova fissazione. Trascorrendo la maggior parte del tempo con lui e concentrandosi ampiamente sul suo miglioramento, inizia a trascurare la sua famiglia anche più di prima, mettendo il suo dovere al di sopra dell’amore per suo marito e suo figlio. La pressione aumenta ancora quando il suo collega e amante segreto Christian Wels (Jens Albinus) la invita a esibirsi in un quintetto e la sua esibizione si rivela un disastro. Dopo questo evento umiliante, Alexander diventa l’unico obiettivo di Anna e la distanza tra lei e la sua famiglia cresce drammaticamente. Fin quando arriva il giorno dell’esame e gli eventi prendono una svolta inattesa.

L’audizione ruota attorno ad Anna, tutto è orchestrato intorno a lei, il ritmo del film segue l’evoluzione del personaggio. Così come la colonna sonora, che bilancia l’era barocca di Bach (Il Presto, la Ciaccona, ecc.) con la battaglia moderna di una madre, insegnante e donna che non chiede altro che la perfezione.

Tra esigenze di famiglia e traguardi personali

«Anna ha standard alti, è una perfezionista implacabile – dice la Weisse –. Lei lotta per tutto questo, il suo allievo è come un’estensione del suo braccio. E più che preoccuparsi del suo futuro Anna è più preoccupata per se stessa. Il mondo della musica, in questo senso, che è molto orientato alla competizione per raggiungere l’eccellenza, era lo sfondo ideale per raccontare questa storia, per descrivere questo personaggio».
«L’Audizione parla di Anna – aggiunge la regista – e della sua famiglia. La famiglia è la cellula sociale più piccola in cui si incontrano desideri e idiosincrasie diverse. Porta inevitabilmente a conflitti di interesse, soprattutto quando nessuno è disposto a fare un passo indietro. Quindi, se per qualcuno è difficile funzionare su una scala così piccola, quanto può essere complicato su una scala più ampià?».

Una grande Nina Hoss diretta da Ina Weisse

L’audizione è dominato dall’imponente performance di Nina Hoss, da vent’anni una delle più grandi attrici della sua generazione. In teatro è stata particolarmente apprezzata la sua interpretazione della Medea di Euripide, al Deutsches Theater, e dal 2013 è entrata a far parte della Schaubühne di Berlino, diretta da Thomas Ostermeier. Nel cinema è la musa ispiratrice della new wave tedesca, dominata da Christian Petzold, con il quale ha girato sei film. Per la regista ”Nina Hoss ha fatto suo il personaggio di Anna e l’ha interpretato con grande empatia”.
Tra le curiosità del film, la canzone che Philippe Bronsky canta all’inizio, Le Temps des Cerises, che era l’inno della Comune di Parigi.

21 Aprile 2022
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