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8:59 pm, 21 Aprile 22 calendario

Draghi presiede il Cdm da remoto e crea un precedente

Di: Redazione Metronews
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Il premier Draghi presiede il Consiglio dei ministri collegandosi da remoto da Città della Pieve e crea un caso inedito.

Negli anni Cinquanta capitava spesso che il presidente del Senato dovesse assumere la supplenza del Capo dello Stato, quando quest’ultimo era impegnato in lunghi viaggi all’estero. Lo stesso capitava al vicepresidente del Consiglio ai tempi dei Governi De Gasperi. Con il tempo l’istituto della supplenza ha via via ridotto la sua importanza.

Oggi però il presidente del Consiglio, Mario Draghi, isolato per il Covid, ha presieduto il Consiglio dei ministri in videocollegamento proprio  da Città della Pieve.

Un inedito Consiglio dei ministri da remoto

La legge 400 del 1988, che disciplina l’attività di Governo, parla chiaro: «Il presidente del Consiglio dei ministri può proporre al Consiglio dei ministri l’attribuzione ad uno o più ministri delle funzioni di vicepresidente del Consiglio dei ministri. Ricorrendo questa ipotesi, in caso di assenza o impedimento temporaneo del presidente del Consiglio dei ministri, la supplenza spetta al vicepresidente o, qualora siano nominati più vicepresidenti, al vicepresidente più anziano secondo l’età. Quando non sia stato nominato il vice presidente del Consiglio dei ministri, la supplenza di cui al comma primo spetta, in assenza di diversa disposizione da parte del presidente del Consiglio dei ministri, al ministro più anziano secondo l’età».

Oggi Draghi era assente. L’avere presieduto il Consiglio dei ministri in videocollegamento dall’Umbria ha creato dunque un precedente di giurisprudenza. È un caso di presidenza del Consiglio dei ministri “extra legem” oppure addirittura “contra legem”? Avremo in futuro un Consiglio dei ministri presieduto in videocollegamento da Washington o da Bruxelles?

 

21 Aprile 2022
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