Milano
4:34 pm, 20 Aprile 22 calendario

Viola, il papa straniero in Procura: «Attenzione al virus delle mafie»

Di: Redazione Metronews
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«Ci possono essere incomprensioni negli uffici, a Milano come in quelli di tutta Italia, ma la chiave è il dialogo e una porta è sempre aperta». Marcello Viola, siciliano, 65 anni, nuovo capo della Procura di Milano, durante la cerimonia d’insediamento mercoledì mattina a palazzo di giustizia, indica il suo metodo di lavoro e parla delle sfide che lo attendono. L’ex procuratore generale di Firenze, dopo la nomina col voto del Csm il 7 aprile scorso, ha giurato davanti al presidente del Tribunale milanese Roberto Bichi e ai vertici degli uffici giudiziari e delle forze dell’ordine, come neo procuratore di Milano, il primo dopo 50 anni esterno agli uffici milanesi, dove negli ultimi tempi si sono registrate spaccature e tensioni. Ecco il perchè del richiamo al dialogo. Momenti di «incomprensione» li ha già vissuti «in tutti gli uffici, da Palermo a Trapani», ma è riuscito dirimere le difficoltà lavorando «seriamente ogni giorno in silenzio, fattivamente, ciascuno nel proprio settore» tenendo «la porta sempre aperta per tutti». «Privilegerò il metodo del dialogo e del confronto interno – ha assicurato – guardando al modello partecipato di organizzazione dell’ufficio, garantendo disponibilità e volontà di condivisione delle soluzione.

Viola avverte del rischio mafia fluida

Milano è un distretto importante e complesso, caratterizzato «da grande dinamismo e una velocità economica unica» ha osservato il procuratore, motivo per cui «ha un rischio di radicamenti e infiltrazioni di organizzazioni di stampo mafioso, connotate proprio dall’elevata capacità di penetrazione in importanti settori produttivi». «Sappiamo bene – ha aggiunto – che così come il virus, la mafia ha la capacità mutante di adattarsi, infiltrarsi, confondersi con il resto. La mafia dei nostri giorni è definita come una mafia fluida e invisibile, pronta a immettere sul mercato grandi risorse. Questo – ha sottolineato – è un momento di grandissimo impegno per questo ufficio». E’ bene dunque evitare «ogni forma di sottovalutazione proprio per non favorire queste dinamiche espansive delle associazioni criminali e realizzare insieme efficienza, qualità e indipendenza dell’azione giudiziaria». Il neo procuratore nel suo intervento ha rivolto un pensiero a suo padre «che sarebbe felice di vedermi qui» e uno a «tutte le vittime della guerra alla criminalità». «Vengo da una terra dove c’è stato un numero altissimi di magistrati, e non solo, uccisi dalla mafia. Le stragi del 1992 – ha ricordato Viola – hanno profondamente segnato la mia vita personale e professionale». Ha lavorato con Rocco Chinnici, e Paolo Borsellino, a cui lo «legava un rapporto di particolare affettuosità». E conclude citando un «grande magistrato toscano che è Gabriele Chelazzi, che diceva che l’animale simbolo del nostro lavoro non è nè l’aquila nè il leone, ma il mulo».

L’accoglienza dei colleghi

Alla cerimonia di insediamento hanno partecipato tutti i vertici degli uffici giudiziari milanesi. All’insediamento è intervenuto anche il procuratore emerito dell’ufficio milanese Edmondo Bruti Liberati, che «anche a nome di Francesco Greco, che non ha potuto essere qui con noi -ha saluto il successore, rivolgendogli -il più sentito augurio di buon lavoro». «Sono certa che lavoreremo benissimo insieme e che la Procura di Milano tornerà a essere quello che, giustamente, è stato considerato un po’ il faro, anche sotto un profilo morale, della giustizia italiana- Così l’aggiunta Tiziana Siciliano ha voluto dare- il più sentito benvenuto da parte della Procura, di tutti i sostituti, gli aggiunti e il personale amministrativo» al nuovo procuratore capo. «Sono certa che il nuovo procuratore avrà l’accoglienza che si aspetta e che certamente si merita. Siamo assolutamente felici di iniziare un nuovo percorso. Percepisco entusiasmo e sono assolutamente certa che ci sarà una fattiva collaborazione, che porterà ai risultati a cui la Procura di Milano ha abituato», ha concluso Siciliano

20 Aprile 2022
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