energia
9:27 pm, 20 Aprile 22 calendario

Accordo con l’Angola per aumentare forniture di gas

Di: Redazione Metronews
accordo Angola
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Firmato l’accordo con l’Angola per aumentare le forniture di gas. Algeria ed Egitto prima di Pasqua, Congo e Angola questa settimana, Mozambico a maggio: l’Italia ha lanciato un’offensiva diplomatica in Africa per uscire dalla sua situazione di dipendenza dal gas russo, diversificando così il suo portafoglio di fornitori nel modo più rapido possibile. Lo stesso premier Mario Draghi ha ribadito più volte l’obiettivo di non dipendere più da Mosca e a questo scopo doveva recarsi a Luanda e Brazzaville per concludere i nuovi contratti di fornitura. Essendo risultato positivo al Covid, la missione diplomatica è stata guidata dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio e dal titolare della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, accompagnati dall’ad di Eni Claudio Descalzi. Ed infatti, proprio nell’ottica di rafforzare la cooperazione nel settore energetico, Roma sta usando le ottime relazioni che il gruppo energetico italiano ha costruito in 69 anni di presenza in Africa, dove è leader sia in termini di produzione che di riserve.

Accordo con l’Angola

Oggi la firma a Luanda. «Abbiamo raggiunto un altro importante accordo con l’Angola per l’aumento delle forniture di gas. A un mese esatto dalla mia prima visita in Angola, si conferma l’impegno dell’Italia a differenziare le fonti di approvvigionamento energetico. Un’azione costante a difesa delle famiglie e delle imprese italiane», ha commentato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio dopo la firma della Dichiarazione d’intenti in Angola. «Si tratta di un importante accordo che dà impulso alla partnership fra Italia e Angola nei settori delle rinnovabili, dei biocarburanti, del GNL e della formazione in ambito tecnologico ed ambientale», ha aggiunto il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani. Un’intesa che rappresenta «non solo un passo avanti nella diversificazione delle sorgenti di gas, ma anche un’importante contributo al sostegno della transizione ecologica globale». Giovedì la delegazione italiana sarà in Congo. Anche qui sarà firmata la Dichiarazione d’Intenti e un accordo in ambito energetico.

Progetti in Congo

L’intenzione del governo italiano è di sviluppare anche un progetto già avviato da Eni in Congo, provando così a rendere indipendente il nostro Paese dalle forniture di Gazprom prima ancora che in sede europea si trovi una posizione unica sul pagamento delle forniture. L’anno scorso il gigante russo energetico ha garantito oltre 29 miliardi di metri cubi di metano. Il gas aggiuntivo dei giacimenti angolani e congolesi arriverebbe sotto forma di Gnl, gas naturale liquefatto, e proprio per questo il Governo italiano sta lavorando anche ad un maggior utilizzo dei terminali di gassificazione, che in Italia attualmente sono tre. Peraltro i piani di Eni prevedono una crescita di investimenti e attività nei Paesi africani nei prossimi anni: a sud del Sahara i principali hub dell’Eni si trovano in Congo, Angola, Nigeria e Mozambico, aree in cui le attività estrattive sono aumentate in modo considerevole.

20 Aprile 2022
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