Teatro Milano
2:30 pm, 16 Aprile 22 calendario

Elfo Puccini, doppio debutto Dimitri/Canessa e Haddon

Di: Redazione Metronews
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TEATRO Doppio debutto al Teatro Elfo Puccini il 19 aprile con la compagnia Dimitri/Canessa e con Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte.

La prima volta all’Elfo della compagnia Dimitri/Canessa

Per la sua prima volta al Teatro Elfo Puccini, dal 19 al 24 aprile nella Sala Bausch, Elisa Canessa e Federico Dimitri presentano dal 19 al 21 aprile, Bruno: uno spettacolo che trae spunto dalla vita di Bruno Schulz (geniale scrittore e pittore polacco ucciso da un ufficiale della gestapo nel 1942), dai personaggi che hanno costellato la sua infanzia e dalle suggestioni mitologiche dei suoi scritti e dei suoi disegni.

«In Schulz mito e infanzia coincidono – sottolineano Elisa Canessa e Federico Dimitri -. Questo è stato per noi elemento portante del progetto. Gli elementi di questo idioma mitologico sgorgano da un’oscura regione delle primordiali fantasie infantili, dai timori, dai presentimenti, dalle anticipazioni di quel mattino della vita, che costituisce la vera e propria culla del pensare mitico. Come sospeso nel tempo, “prigioniero” nella sua camera d’infanzia, Bruno fruscia leggero, piccolo topo immortale, incidendo memorie in questo luogo che di volta in volta rivive nelle parole, nei gesti, nelle danze che un tempo lo abitarono».

La compagnia Dimitri/Canessa, nata nel 2013, è apprezzata per il lavoro di ricerca, per i suoi spettacoli continuamente in bilico tra danza, teatro e performance, caratterizzati da un registro che spazia dalle tinte drammatiche a quelle più comiche e grottesche.

Dal 22 al 24 aprile, invece porterà in scena Ad esempio questo cielo, regia di Elisa Canessa, con Federico Dimitri e Andrea Noce Noseda.

«Immagina che ti resti soltanto un minuto da vivere. Che fai?» Chiede l’attore. Non molti saprebbero rispondere a questa domanda. Soprattutto perché mentre ci stai pensando il minuto è ormai passato. Raymond Carver, sulle cui parole poetiche è costruito lo spettacolo, sapeva cosa fare. L’ultimo periodo della sua vita è una frenetica corsa alla registrazione, alla conservazione. Egli lavora incessantemente alla stesura del volume che raccoglierà tutte le poesie di una vita. «Vorrei avere ancora un po’ di tempo. Non cinque anni, e nemmeno tre, non potrei sperare così tanto – ma se avessi anche solo un anno. Se sapessi di avere un anno».

Il ritorno all’Elfo de Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte

Lo spettacolo di Simon Stephens dal romanzo di Mark Haddon, nella traduzione di Emanuele Aldrovandi, la regia di Ferdinando Bruni (che cura anche i costumi e i disegni) e Elio De Capitani, le maschere di Saverio Assumma, i video di Francesco Frongia, le musiche originali di Teho Teardo  e i movimenti scenici di Riccardo Olivier e Chiara Ameglio di Fattoria Vittadini, con questi nomi si presenta da solo.

Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte, in scena dal 19 aprile al 6 maggio, vede sul palco Corinna Agustoni, Cristina Crippa, Elena Russo Arman, Ginestra Paladino, Debora Zuin, Nicola Stravalaci, Daniele Fedeli, Davide Lorino, Marco Bonadei e Alessandro Mor.

Il testo di Mark Haddon

Uno spettacolo, un romanzo, una storia che continua a incantare, commuovere e conquistare lettori e spettatori: è stato così da quando Mark Haddon ha pubblicato nel 2003 Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte, tradotto in oltre venti paesi e poi approdato nel 2013 sul palco del National Theatre di Londra, nell’adattamento di Simon Stephens. E il successo si è ripetuto anche con l’allestimento dell’Elfo che torna in scena a Milano dal 19 aprile per poi concludere il tour.

Christopher è un ragazzo quindicenne che decide di indagare sulla morte di Wellington, il cane della vicina. Adora Sherlock Holmes e da subito capisce di trovarsi davanti a uno di quei misteri che il suo eroe saprebbe risolvere. Incomincia quindi a scrivere un libro mettendo insieme gli indizi del caso dal suo punto di vista. E il suo punto di vista è davvero speciale. Perché Christopher ha un disturbo dello spettro autistico che rende complicato il suo rapporto con il mondo. Odia essere toccato, odia il giallo e il marrone, si arrabbia se i mobili di casa vengono spostati, non riesce a interpretare l’espressione del viso degli altri.

Il ragazzo scoprirà chi ha ucciso il cane e molto altro ancora, mettendo a nudo gli egoismi e l’indifferenza degli adulti. E tutto questo avrà il sapore di un grande successo.

In una scena circondata dai disegni animati, che sembrano uscire dalla fantasia del protagonista, la storia si dipana a pieno ritmo, sostenuta dalla «bellissima prova del giovane Daniele Fedeli» e di un grande cast trasformista di  attori, ben noti al pubblico dell’Elfo, «in uno spettacolo lieve e profondo, altamente empatico».

biglietteria@elfo.org

 

 

16 Aprile 2022
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