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11:34 am, 14 Aprile 22 calendario

L’incrociatore russo Moskva è affondato

Di: Redazione Metronews
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La perdita dell’incrociatore Moskva, orgoglio della Flotta russa nel Mar Nero, colpito dai missili ucraini è un durissimo colpo per Mosca che sta ormai 50 giorni sta affrontando la resistenza ucraina a quella che doveva essere, nei piani di Vladimir Putin, un’invasione lampo. L’ammiraglia della flotta russa del Mar Nero, l’incrociatore lanciamissili, è affondato mentre veniva rimorchiato in porto durante una tempesta a seguito di un’esplosione e di un incendio.

Lo ha riferito il ministero della Difesa russo, citato dalla Ria Novosti.

Droni Bayraktar TB2 come diversivo

La nave era gravemente danneggiata da un’esplosione provocata da missili ucraini Neptune secondo Kiev, con Mosca che invece parla solo di un incendio. Secondo alcune fonti, sarebbero stati usati nell’operazione, come diversivo, droni Bayraktar TB2, gli  hunter killer di costruzione interamente turca.

Il ministero della Difesa russa afferma di aver evacuato l’equipaggio e non fornisce informazioni su possibili vittime.

Qualunque sia stata la causa che ha provocato l’incendio a bordo, gli esperti americani sottolineano come la perdita dell’incrociatore sia un colpo per l’orgoglio nazionale e militare russo. “Solo la perdita di un sottomarino strategico o del Kutznetsov, l’unica portaerei russa, potrebbe infliggere un colpo peggiore alla morale dei russi ed alla reputazione della loro Marina”, spiega all’emittente americana, Carl Schuster, capitano della Us Navy a riposo che è stato a capo del centro di intelligence congiunto dell’ US Pacific Command.

L’incrociatore lanciamissili

Lunga 186 metri, con un equipaggio di quasi 500 marinai, l’incrociatore è l’orgoglio della Flotta russa nel Mar Nero. Varata negli ottanta dall’allora Marina sovietica come Slava, la nave è stata ribattezzata Moskva nel 1995 e poi dopo un rimessaggio è rientrata in servizio nel 1998, secondo il sito Naval-Technology.com.
L’incrociatore è armato con missili antinave ed antiaereo, missili torpedo e di difesa missilistica. Questo significa una grande quantità di esplosivi nei suoi depositi di munizioni: ogni tipo di incendio nelle loro vicinanze non ha lasciato molte opzioni all’equipaggio, spiega ancora Schuster. “Quando un incendio raggiunge il deposito di munizioni, si hanno due opzioni, la prima allagarli, la seconda abbandonare la nave – continua – altrimenti l’equipaggio rischia di trovarsi a bordo della nave nel momento di un’esplosione catastrofica”.
Secondo quanto riferito dal governatore della regione di Odessa, Maxim Marchenko, a provocare l’incendio è stato un attacco con missili Neptune: se questo fosse confermato la Moskva sarebbe la più grande nave da guerra messa fuori gioco da un missile, afferma Schuster.

La Russia: “Nave Moskva a galla”. Il Pentagono conferma

L’incrociatore russo Moskva “rimane a galla. L’incendio è stato localizzato e le esplosioni delle munizioni sono state bloccate”, aveva detto il ministero della Difesa a Mosca dopo che Kiev ha annunciato di aver colpito la nave militare nemica. Le dotazioni missilistiche dell’unità navale non sono state interessate dalle fiamme e l’equipaggio è stato evacuato dalla nave a bordo di altre unità vicine nel Mar Nero. “Sono in atto manovre per trainare l’incrociatore in porto”, precisava il ministero russo. E l’addetto stampa del Pentagono, John Kirby, ha confermato ai media americani che la nave da guerra russa Moskva era ancora a galla e non  affondata.
Ma Kirby ha aggiunto di non esser ancora in grado di dire «cosa abbia causato l’esplosione. Abbiamo visto i social media riferire che si è trattato forse di un missile di difesa costiera ucraino. Non possiamo escluderlo, semplicemente non abbiamo abbastanza informazioni in questo momento». Il portavoce del Pentagono ha aggiunto che l’ammiraglia della Flotta russa nel Mar Nero sta navigando «con i suoi stessi motori», in direzione Est, probabilmente diretta verso un molo per le riparazioni. Poi l’epilogo. Il Moskva  è colato a picco.

14 Aprile 2022
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