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In manette il “principe” dei rapinatori
Gli uomini della Mobile lo tenevano d’occhi da tempo. Lui e il suo complice, Michele di Dedda, 45 anni, di Monza. E lunedì per Oscar Beccalli, rapinatore di banche 57enne e fratello del più noto Luciano, considerato il “re dei rapinatori” di Quarto Oggiaro, sono scattate le manette. I due, sospettano gli inquirenti, si stavano infatti preparando per una rapina. Quando lo hanno notato arrivare presso un box a Cinisello Balsamo – che gli agenti avevano individuato essere la base operativa della coppia di rapinatori – a bordo di un’auto rubata, lo hanno bloccato, trovandolo in possesso di un passamontagna, guanti e di un coltello a serramanico. Nel frattempo, altri agenti, che pedinavano il complice, lo hanno visto aggirarsi vicino ad alcuni esercizi commerciali, sempre a Cinisello Balsamo, e, intuendo che stesse aspettando Beccalli, lo hanno fermato. In un borsello nascondeva una calibro 38 con matricola abrasa.
Armi e droga nella tane dei rapinatori
Quindi è scattata la perquisizione del box, dove sono state trovate armi e droga: oltre a 6,3 chili di hashish divisi in 45 panetti e 197 ovuli, una pistola Beretta con matricola abrasa, carrello con dicitura “parabellum”, un caricatore e 5 cartucce, un’ascia, una maschera di gomma da vampiro, un paio di manette identiche a quelle usate dalla polizia, una pistola scacciacani con caricatore e 9 cartucce, di cui 8 esplose. Nella casa del 57enne è stato trovato anche un taser.
Beccalli, che ha alle spalle una carriera criminale lunga più di 20 anni, nei giorni precedenti all’arresto aveva rapinato un ristorante utilizzando una maschera di gomma da vampiro, uguale a quella trovata nel box. Pesanti le accuse a carico dei due uomini, che devono rispondere di porto di armi clandestine e da guerra e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. La polizia scientifica è al lavoro per verificare se le armi siano state utilizzate per commettere altri reati.
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