KART
6:39 pm, 12 Aprile 22 calendario

Il pilota Artem Severiukhin si scusa: ma nega il saluto nazista

Di: Redazione Metronews
Pilota russo Artem Severiukhin saluto nazista
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Il pilota russo Artem Severiukhin si scusa. Il giovanissimo campione di kart si è scusato per quanto accaduto durante la cerimonia di premiazione di una gara di kart a Portimao. Negando però di avere fatto il saluto nazista mentre suonava l’inno di Mameli. In un video su Instagram, dopo essere stato licenziato in tronco, il 15enne pilota russo con licenza italiana ha voluto dire la sua. «Voglio scusarmi con tutti per quanto accaduto durante i campionati europei di kart. In piedi sul podio ho fatto un gesto che molti hanno percepito come un saluto nazista. Questo non è vero», ha detto quasi in lacrime Severiukhin. Come non è vero?

Il pilota russo Artem Severiukhin si scusa: ma nega il saluto nazista

«Non è vero, non ho mai sostenuto il nazismo. Lo considero uno dei peggiori crimini contro l’umanità. So di essere stato uno sciocco e sono pronto per essere punito, ma per favore credetemi: non c’era intenzione nelle mie azioni», ha aggiunto. Dal suo canto, la Raf ha condannato l’episodio definendo inaccettabile «anche una manifestazione accidentale del fascismo e del nazismo nello sport automobilistico russo e tra gli atleti russi».

Va detto però che in un passaggio un pò confuso del suo video il ragazzo, a proposito dei suoi “movimenti di braccia” fa riferimento a una imprecisata “usanza” italiana. Un modo per accontentare i ragazzi che lo stavano applaudendo sotto il podio, in pratica. Non, a suo dire, il saluto nazista. «Volevo solo fare il gesto e non so spiegare come sia nato», la sua spiegazione.

 

Inno di Mameli
Il braccio teso sul podio di Portimao che potrebbe costare la carriera al giovane pilota

L’Aci gli ritira la licenza sportiva

Nel frattempo, riunita d’urgenza, la giunta sportiva dell’Automobile Club d’Italia ha deciso «il ritiro immediato della licenza sportiva» del pilota russo di kart. E lo ha, contestualmente, «deferito alla giustizia sportiva affinchè possa valutare la definizione di ulteriori sanzioni che rientrano nella propria sfera di competenza».

L’Aci parla di «provvedimenti inevitabili, dal momento che, con il suo gesto sconsiderato, Severyukhin ha dimostrato mancanza di rispetto non solo dei valori universali ai quali, da sempre, si ispira ogni sport, ma anche di umanità, dignità e convivenza civile».
Severyukhin aveva ottenuto la licenza italiana, così come prevedono i regolamenti Fia (la Fèdèration Internationale de l’Automobile), che lasciano ai giovani piloti di ogni nazionalità la più ampia libertà di movimento tra le Federazioni internazionali, per consentire loro di crescere professionalmente in quei Paesi – come l’Italia – che hanno una grandissima tradizione quanto a formazione nel motorsport e avviamento dei piloti al professionismo.
L’Italia, in particolare, è da sempre il più importante Paese al mondo per quanto riguarda la pratica del kart, come dimostra il fatto che solo nel 2021 sono stati 355 i piloti stranieri, delle più varie nazionalità, che hanno ottenuto la licenza sportiva italiana per questa disciplina.

Bacchettato pure dalla Bellanova

«Si vergogni Artyom Severyukhin che dopo aver vinto la gara con il colori dell’Italia, accompagnato dall’inno di Mameli dal podio fa il saluto nazista». Così la senatrice e vice ministro alle Infrastrutture e alle Mobilità sostenibili, Teresa Bellanova, commentando il gesto del pilota russo. «E’ scritto su tutti i libri di storia – afferma Bellanova – cosa sia stato il nazismo. Si prendano i dovuti provvedimenti e lui torni a studiare.

12 Aprile 2022
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