Violenza domestica
11:52 am, 7 Aprile 22 calendario

Bimbo ucciso, Strasburgo condanna l’Italia: «Autorità passive»

Di: Redazione Metronews
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Bimbo ucciso, Strasburgo condanna l’Italia: «Autorità passive». La Corte europea dei diritti dell’uomo ha condannato l’Italia per non aver protetto una donna e i suoi figli  dalla violenza domestica in una vicenda accaduta nel 2018. Nel settembre del 2018 a Scarperia (Firenze), un uomo uccise a coltellate il figlio di un anno, ferendo in modo grave anche la convivente e cercando di uccidere l’altra figlia. «Nel caso di specie la signora ha sostenuto che lo Stato italiano non aveva provveduto ad agire proteggere lei e i suoi due figli dalle violenze domestiche inflitte dal suo partner, che le avevano portato all’omicidio di suo figlio di un anno e al suo stesso tentato omicidio nel 2018», si legge nel report della Corte.

Bimbo ucciso domestica, Strasburgo condanna l’Italia: «Autorità passive»

«Le autorità erano rimaste passive di fronte al grave rischio di maltrattamenti e la loro inerzia aveva consentito al partner della ricorrente di continuare a minacciarla, molestarla e aggredirla senza ostacoli e nell’impunità. Eppure le autorità erano state tenute a valutare il rischio di ulteriori atti di violenza e ad adottare misure adeguate e adeguate in linea con la legislazione italiana, indipendentemente dal fatto che vi fossero state denunce o cambiamenti nella percezione del rischio da parte della vittima», si legge nel comunicato della Corte. «I procuratori – si legge nella sentenza – sono rimasti passivi di fronte ai gravi rischi che correva la donna e con la loro inazione hanno permesso al compagno di continuare a minacciarla e aggredirla». Lo Stato dovrà versare alla donna 32mila euro per danni morali.

7 Aprile 2022
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