Roma
9:05 pm, 5 Aprile 22 calendario
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Labaro e Prima Porta, spaccio come a Scampia: blitz della polizia

Di: Paolo Chiriatti
Spaccio Labaro Prima Porta
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Gli investigatori del commissariato Flaminio Nuovo hanno sgominato all’alba tre piazze di spaccio tra Labaro, Prima Porta e Fidene e gestite con tecniche simili a quelle di Scampia. Erano tre i gruppi che rifornivano di droga decine di acquirenti, tra i quali tantissimi minorenni. Hashish, marijuana e cocaina erano disponibili dal primo pomeriggio a notte inoltrata. Se una delle piazze di spaccio rimaneva a corto di stupefacenti poteva contare sulle forniture degli altri gruppi.

Labaro e Prima Porta, spaccio come a Scampia: blitz della polizia

Sono 16 le ordinanze di custodia cautelare che il gip ha firmato dopo quasi due anni di indagini: sei le persone finite in carcere, tra le quali una donna; quattro quelle agli arresti domiciliari, mentre per altri sei soggetti è scattato l’obbligo di presentarsi in commissariato.

Lo spaccio avveniva all’interno dei caseggiati popolari dell’Ater. In quello di via Adro al Labaro era possibile comprare soprattutto hashish e marijuana. Il “cliente” si presentava sul posto dopo aver contattato tramite chat il pusher. Lo scambio avveniva all’interno del palazzo, dopo aver chiuso accuratamente il cancello d’ingresso. A controllare che tutto andasse per il meglio c’erano delle vedette, pronte a segnalare l’eventuale intervento delle forze dell’ordine e a far sparire la droga. La rete di spacciatori era divisa su due turni di lavoro.

All’interno delle case popolari di via Mezzanino, a Prima Porta, era disponibile la cocaina. La vendita era gestita con modalità identiche a quelle di via Adro. La differenza stava nel traffico continuo di acquirenti che andava avanti dal pomeriggio fino alle prime luci dell’alba.

In piazza Stia lo spaccio di hashish avveniva anche all’ingrosso, con acquisti di tavolette da 100 grammi. E quando i pusher di via Adro finivano le scorte potevano contare con un filo diretto con i fornitori di Fidene.

La gestione della coca

A tenere le fila dello spaccio di cocaina era un cittadino tunisino 40enne, in procinto di ottenere il permesso di soggiorno grazie all’imminente matrimonio con la compagna. Quando questa mattina ha sentito bussare la polizia alla sua porta, ha bruciato gran parte della droga che custodiva nel camino che teneva sempre acceso. Ha anche cercato di guadagnare tempo aizzando i suoi tre molossi contro gli agenti, che alla fine lo hanno ammanettato.

Il contributo dei cittadini

In via Adro e piazza Stia gli spacciatori la facevano da padrone: i residenti, come testimoniano anche le indagini, preferivano girarsi dall’altra parte. Ma nella piazza di spaccio di via Mezzanino sono stati invece gli stessi abitanti delle case popolari che hanno più volte chiesto aiuto alle forze dell’ordine, con tanto di esposti dettagliati inviati a polizia e carabinieri. I residenti erano esasperati per il continuo traffico di tossicodipendenti.

Operazione in grande stile

Il blitz di questa mattina ha visto in prima linea gli investigatori del commissariato Flaminio Nuovo, assieme ai colleghi del distretto di Ponte Milvio e con l’aiuto degli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, del Reparto Prevenzione Crimine Lazio, di un’unità cinofila e con l’impiego di un elicottero della polizia.

Nel corso delle indagini, avviate nel maggio del 2020, sono stati sequestrati 3 chili di droga e sono arrestate 10 persone. Segnalati in prefettura anche 20 consumatori di stupefacenti, alcuni dei quali minorenni.

5 Aprile 2022
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