Covid, 13 mila casi a Shanghai

Shanghai, la megalopoli cinese dove attualmente 25 milioni di persone sono costrette al confinamento, ha registrato per la prima volta più di 13.000 casi Covid giornalieri. Lo ha reso noto il governo locale.

L’hub finanziario ha registrato 13.354 casi locali, in netto rialzo rispetto ai 9.006 di domenica e rispetto alle poche decine di casi a inizio marzo. Di questo totale, 13.086 sono contagi asintomatici.

È l’ondata di Covid più grave dal 2020

Si tratta dell’epidemia più grave nel Paese dalla fine della prima ondata pandemica all’inizio del 2020. L’aggravarsi dell’epidemia -in una megalopoli che è la sede di molte società internazionali, dei mercati finanziari e del porto più grande del Paese- pone anche una sfida crescente all’approccio di tolleranza zero del presidente Xi Jinping.

La megalopoli sta reagendo in maniera massiccia: è stato messo in piedi un programma di test che ha visto più di 25 milioni di persone sottoposte al tampone. E nella città nelle ultime ore sono arrivati migliaia di operatori sanitari da tutto il Paese, insieme a 2mila soldati, per aiutare l’amministrazione a far fronte alla crisi. Chiunque risulti positivo, anche se è asintomatico o ha una lieve infezione, deve essere isolato dalle persone non contagiate. Tra l’altro l’amministrazione è stata costretta a difendersi dalle critiche e la rabbia affiorata sulla piattaforma di social media Weibo per la politica di separare i neonati e i bambini piccoli dai genitori se risultano positivi al Covid-19.