Nord Corea: se Seul attacca, colpiremo con il nucleare

La Nord Corea  evoca il nucleare contro Seul.

Pyongyang “si oppone alla guerra, ma se la Corea del Sud sceglie lo scontro militare e in caso di attacco preventivo, allora le forze nucleari del Nord dovranno attaccare”. E’ l’avvertimento lanciato dalla potente sorella di Kim Jong Un, Kim Yo Jong, dopo le recenti affermazioni del ministro della Difesa sudcoreano su un eventuale attacco preventivo contro il Nord. Lo riferisce l’agenzia di stampa ufficiale nordcoreana Kcna.

Nord Corea, alta tensione nucleare con Seul

Le affermazioni del ministro sudcoreano della Difesa sull’attacco preventivo hanno peggiorato le relazioni con Pyongyang e alimentato la tensione nella penisola coreana. Lo riferisce l’agenzia ufficiale nordcoreana Kcna, aggiungendo che Seul ora potrebbe trovarsi di fronte ad una seria minaccia.

Nuove sanzioni Usa

Gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni a un’organizzazione di ricerca nordcoreana e ad altre quattro entità ritenute collegate ad un nuovo sistema missilistico balistico intercontinentale, dopo i recenti test di Pyongyang. Lo ha riferito il Tesoro Usa nei giorni scorsi, affermando di aver preso di mira le cinque entità per il sostegno allo «sviluppo di armi di distruzione di massa e dei programmi di missili balistici della Corea del Nord, in violazione a molteplici risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite».

Anche il Giappone ha annunciato ulteriori sanzioni contro la Corea del Nord, dopo l’ultimo test missilistico. Sono stati congelati i beni di quattro compagnie russe e di nove persone coinvolte nel programma nucleare e missilistico del Paese. Sale così a 60 il numero di società ed enti ea 71 quello delle persone colpite dalle sanzioni imposte dal governo di Tokyo contro la Corea del Nord. Le quattro aziende russe sono state sanzionate «per il loro coinvolgimento in attività vietate» dalle risoluzioni delle Nazioni Unite, come ha spiegato, in una nota, il ministero degli Esteri giapponese.

Ancora prima Il presidente Joe Biden e il primo ministro di Singapore Lee Hsien Loong avevano chiesto alla Corea del Nord di fermare il lancio di missili e tornare ai negoziati per mettere in sicurezza la regione Indo-Pacifico. «Insieme – ha detto Biden – chiediamo con insistenza alla Corea del Nord di mettere fine a ulteriori provocazioni e di tornare al tavolo dei negoziati». Ma il Paese guidato da Kim Jong-Un ha finora respinto ogni appello.  Pyongyang aveva testato un missile intercontinentale, mettendo di fatto fine all’automoratoria sui missili a lunga gittata annunciata nel 2017. Biden punta a organizzare, nei prossimi mesi, un vertice dei Paesi del Sudest Asiatico. «Ogni nazione piccola o grande che sia – ha dichiarato il premier di Singapore – deve essere rispettata».