Cinema
6:30 pm, 3 Aprile 22 calendario

Will Smith “sospeso” da Netflix, Apple+ e Sony

Di: P.P.
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CINEMA Dopo lo schiaffo a Chris Rock durante la serata di premiazione per gli Oscar 2022, per Will Smith non sono bastate le giustificazioni e le scuse (a tutti tranne che allo stesso schiaffeggiato) dal palco del Dolby Theatre di Hollywood. Sono arrivate le dimissioni dall’Academy e ora anche il futuro più strettamente cinematografico dell’attore è a rischio.

Netflix sospende Will Smith

Secondo quanto scrive l’americano Variety, quello schiaffo potrebbe costare a Will Smith anche il ruolo di protagonista per il film Fast and Loose: sarebbe proprio Netflix a dichiarare che «la ricerca di un nuovo regista è stata fermata. Non è chiaro se Netflix andrà avanti e, nel caso, se cercherà anche un nuovo protagonista». Insomma, tutto lascerebbe presupporre il benservito per l’attore, produttore cinematografico e rapper statunitense.

Apple+ fa slittare l’uscita di Emancipation

E i “grazie, arrivederci” proseguirebbero anche per un altro progetto molto importante per Smith: si tratta di Emancipation, un dramma sulla schiavitù che Apple+ ha acquistato sborsando ben 120 milioni. Il film sarebbe dovuto uscire proprio quest’anno e tutto avrebbe lasciato presupporre che, per la sua interpretazione, lo stesso Will Smith avrebbe potuto pensare di concorrere alle candidature per i prossimi premi Oscar. Invece, gli studios non avrebbero ancora fissato una data per l’uscita e avrebbero rifiutato di spiegare e commentare questa loro decisione.

La Sony blocca Bad boys 4

Non c’è due senza tre. Secondo quanto riporta l’Hollywood Reporter, la Sony avrebbe bloccato i lavori, già avviati, per il film Bad boys 4. Come dire: fermi tutti, questo film non s’ha da fare.

Lo tsunami scatenato dallo schiaffo

Insomma, quello schiaffone in faccia a Chris Rock, non solo ha diviso i fan di Will Smith (https://it.wikipedia.org/wiki/Will_Smith) tra coloro che lo hanno compreso e giustificato per aver “protetto” sua moglie; non solo ha scatenato un putiferio di polemiche su quali possano essere gli oggetti della satira e la sua libertà di scegliere contro chi scagliarsi; non solo non è riuscito a definire quale sia il confine (labile) tra la battuta comica e l’offesa personale. Quel sonoro ceffone ha causato un vero e proprio tsunami sul futuro di un attore che, a 53 anni, rappresentava una delle migliori voci del panorama statunitense.

Così, mentre tutta la questione è ancora sotto esame del Board dei Governatori che potrebbe pronunciarsi già nella prossima riunione del 18 aprile, la frase apparsa sui muri di Parigi nel 1968 ed attribuita all’anarchico Michail Bakunin sembra essere quanto mai opportuna: «Una risata vi seppellirà».

P.P.

3 Aprile 2022
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