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6:20 pm, 1 Aprile 22 calendario

Iss: «Curva appiattita e casi Covid in calo tra i giovani»

Di: Redazione Metronews
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«Nell’ultimo periodo la curva si è appiattita, dato confermato dall’incidenza in lieve calo. Lo scenario europeo conferma il trend: sebbene in alcuni paesi ci sia ancora crescita in altri si iniziano a vedere delle decrescite». Così il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro in un video a commento dei dati di monitoraggio settimanale della Cabina di regia. «Nelle fasce di età più giovani osserviamo un decremento dei nuovi casi, mentre in quelle più avanzate c’è ancora un lieve incremento», ha aggiunto Brusaferro. Di diverso avviso Walter Ricciardi, docente di Igiene all’università Cattolica e consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza: «L’onda dell’epidemia è ancora in espansione. C’è ancora una crescita, come indica il valore Rt di questa settimana che si attesta a 1,24. C’è una dinamica che dobbiamo guardare con attenzione ed essere responsabili, utilizzando le misure di protezione che ormai conosciamo bene nonostante la fine giuridica dell’emergenza».

Curva appiattita

«Avere una vaccinazione completata con la dose booster protegge in maniera molto significativa dalla malattia severa ma possiamo vedere dai dati che protegge in modo significativo anche dal contrarre l’infezione», ha precisato Brusaferro sottolineando che «resta stabile il numero di quanti non hanno fatto la terza dose e dei non vaccinati». Sulle vaccinazione anti-Covid c’è «una situazione stabile in generale, ma è stabile anche la quota di persone che hanno avuto il booster, un aspetto che va segnalato per l’importanza che ha per le persone per cui è raccomandata. Rimane stabile il numero di persone che non hanno iniziato il ciclo vaccinale». «Non si pensa a una quarta dose di vaccino anti-Covid generalizzata per tutti ma allargata, oltre che agli immunodepressi, alle fasce di età più fragili. E, in queste categorie, prima la facciamo meglio è – ha sottolineato Walter Ricciardi – quello che sta emergendo nei diversi Paesi del mondo che stanno introducendo la quarta dose è che si tratta di una scelta non generalizzata, ma mirata alle categorie che più rischiano a causa del virus. Israele per esempio si concentra nell’offerta attiva al di sopra dei 70 anni, gli Stati Uniti al di sopra dei 50 anni, la Gran Bretagna sopra ai 75 anni e probabilmente anche le Francia andrà in questa direzione».

1 Aprile 2022
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