economia circolare
5:27 pm, 30 Marzo 22 calendario

La svolta Ue per una moda sostenibile e circolare

Di: Redazione Metronews
moda sostenibile
condividi

Addio moda usa e getta, stop al “fast fashion” per un tessile sostenibile e circolare. La Commissione Europea ha presentato a Bruxelles un pacchetto di proposte che mirano, nell’ambito del Green Deal, a fare della sostenibilità dei prodotti la norma, e non l’eccezione, nell’Unione Europea. Le nuove regole puntano a rendere quasi tutti i beni fisici prodotti e venduti sul mercato Ue meno dannosi per l’ambiente, “circolari” ed “efficienti” in tutto il loro ciclo di vita. Il pacchetto comprende anche una strategia per rendere i prodotti tessili più durevoli, riparabili, riutilizzabili e riciclabili, per combattere il “fast fashion”, la moda usa e getta, la produzione di rifiuti tessili e la distruzione dei prodotti invenduti.

Se la moda si fa sostenibile

In media, un europeo butta via ogni anno ben 11 kg di vestiti e simili. La Commissione punta anche a far sì che vengano prodotti “nel pieno rispetto dei diritti sociali”. La produzione del tessile e abbigliamento a livello globale è quasi raddoppiata tra il 2000 e il 2015 e il consumo di vestiti e calzature dovrebbe aumentare del 63% di qui al 2030: è un settore che ha un impatto ambientale molto rilevante. È il terzo in assoluto per consumo di acqua e suolo e il quinto per utilizzo di materie prime ed emissioni di gas serra. Un’altra proposta mira a sostenere il mercato interno per i prodotti edilizi; sul tavolo anche nuove regole per far sì che i consumatori siano meglio informati sulla sostenibilità ambientale dei loro prodotti e meglio protetti contro il “greenwashing”, l’ambientalismo fittizio spesso usato nelle strategie di marketing delle aziende per darsi una patina di verde.

Un container ogni secondo

«Abbiamo adottato la strategia per il tessile sostenibile e circolare. C’è tanto da fare: ogni secondo un intero container di tessili viene buttato nelle discariche o negli inceneritori». Lo ha dichiarato il vice presidente della Commissione europea, Frans Timmermans, presentando il nuovo pacchetto dell’Ue per l’economia circolare. «Abbiamo tutti degli abiti che portiamo raramente e al momento c’è davvero un consumo eccessivo di tessili», ha aggiunto. «I tessili possono essere riciclati e rivenduti. E questo dev’essere stimolato. Anche l’industria del tessile deve diventare più sostenibile, anche socialmente», ha evidenziato Timmermans. «Entro il 2030 tutti i tessili dovranno essere durevoli, riciclabili, fatti di fibre riciclate e senza sostanze tossiche. Inoltre si vuole promuovere il riutilizzo e la riparazione per evitare la produzione di rifiuti tessili e microplastiche», ha annunciato il vice presidente della Commissione.

30 Marzo 2022 ( modificato il 31 Marzo 2022 | 13:35 )
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo