NAZIONALE
10:42 pm, 29 Marzo 22 calendario

Italia, 3-2 ai turchi per guardare avanti

Di: Sergio Raffo
Italia
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Turchia-Italia 2-3. Allo stadio Buyuksehir ieri è andata in scena la gara di consolazione per le due escluse dal Mondiale in Qatar. Alla rete iniziale di Under al 4’ hanno risposto Raspadori (al 39’ e 69’) e Cristante al ‘35. Secondo gol turco di Dursun all’83’. Chiedere all’allenatore azzurro, che ha confermato la sua volontà di restare sulla panchina dell’Italia, di prendere spunto da questa partita, è forse chiedere troppo. Ma di sicuro ieri sera, qualcosa in prospettiva, si è visto. Almeno in attacco.

L’Italia prende forma

La formazione vista ieri sera è un abbozzo di futuro azzurro? Probabilmente sì. Tanto che in molti si sono chiesti (con il facile senno del poi) cosa sarebbe accaduto se a Palermo contro i macedoni avesse giocato Raspadori.  Diverse sono state comunque le novità, con Mancini che ha cambiato completamente volto alla squadra battuta dalla Macedonia del Nord. Confermato solo Donnarumma in porta (non convincente neanche ieri ad essere sinceri, basti dire che nell’azione del primo gol il pallone gli è passato sotto alle gambe), modificato l’assetto di tutti i giocatori di movimento. L’Italia si è presentata con con un agile 4-3-3, composto da Donnarumma – De Sciglio, Acerbi, Chiellini, Biraghi – Pessina, Cristante, Tonali – Zaniolo, Scamacca, Raspadori. Soprattutto l’attacco (67 anni in 3), e parte del centrocampo, è sembrato essere quello da cui ripartirà il ct.

Va detto che anche la Turchia ieri sera ha apportato cambi sostanziali all’undici titolare sconfitto dal Portogallo la settimana scorsa, cambiando tre dei quattro giocatori del centrocampo, ad eccezione di Calhanoglu, e soprattutto inserendo Enes Unal al posto di Burak Yilmaz, contestato in patria dopo l’errore dal dischetto contro i lusitani e comunque ritiratosi dalla Nazionale.

Le scuse di Mancini

Nel pomeriggio Mancio è tornato sulla sconfitta contro i macedoni. «Il dispiacere maggiore è il pensiero che avremmo voluto dare a 60 milioni di italiani, tra cui bambini che non hanno mai visto la Nazionale, la possibilità di gioire con l’azzurro».

29 Marzo 2022 ( modificato il 1 Marzo 2024 | 13:46 )
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