ucraina
11:45 am, 28 Marzo 22 calendario

Putin: «Pagamento gas in rubli entro il 31 marzo». G7: «Inaccettabile»

Di: Redazione Metronews
condividi

Nel trentatreesimo giorno di guerra in Ucraina il “fronte energetico” del conflitto sembra più acceso che mai. Il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato al governo, alla Banca Centrale e a Gazprom di attuare entro il 31 marzo le disposizioni che prevedono l’uso del rublo per i pagamenti delle forniture di gas ai “Paesi ostili”. Lo ha riferito il Cremlino. Intanto stamani il prezzo del gas è in rialzo all’hub di Amsterdam, riferimento europeo, mentre i Paesi del blocco si organizzano per l’importazione e la gestione del gas liquido dagli Stati Uniti. Al Ttf il prezzo sale del 5,6% a 107 euro per Mwh.  

Putin: «Pagamento gas in rubli entro il 31 marzo»

Il servizio stampa del Cremlino, come riporta Ria Novosti, ha riferito: «Il governo della Federazione Russa , assieme alla Banca di Russia e alla società per azioni Gazprom, dovrebbe attuare una serie di misure per modificare la valuta di pagamento delle forniture di gas naturale ai Paesi dell’Unione Europea e ad altri Paesi che hanno introdotto misure restrittive nei confronti dei cittadini della Federazione Russa e delle persone giuridiche russe, al rublo russo. Rapporto 31 marzo 2022, poi mensile».

Il G7: violazione unilaterale

Ferma la risposta  della Germania, in qualità di presidente di turno del G7: «il presidente russo Vladimir Putin è con la schiena al muro», ha chiarito il ministro dell’Economia tedesco, Robert Habeck, invitando tutte le aziende interessate «a non sottostare alle richieste di Putin». «Tutti i ministri G7 hanno concordato che questa è una violazione unilaterale e chiara degli accordi esistenti», ha commentato.

«L’Eni non pagherà in rubli»

In Italia, secondo quanto riferisce Bloomberg,  l’amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi avrebbe detto: «L’Eni non pagherà il gas russo in rubli». «Eni non ha rubli; i contratti prevedono il pagamento del carburante in euro e i contratti dovrebbero essere modificati per cambiare i termini», ha poi affermato sottolineando che «l’Europa dovrebbe guardare all’Africa per più forniture di gas». L’ad di Eni ha sottolineato come sostituire l’energia russa non sia un compito facile in quanto «l’Europa non ha proprie risorse energetiche e non ha sufficiente capacità di rigassificazione del Gnl per soddisfare la richiesta».  

La Russia: «Non faremo beneficenza»

L’Europa non vuole pagare il gas in rubli? Certamente la Russia non distribuirà gratis il proprio gas, “non faremo beneficenza”. Lo ha garantito il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov secondo la Tass. Peskov non si è sbilanciato sulle contromisure che Mosca potrebbe adottare al diniego occidentale sul pagamento delle forniture in rubli come richiesto dall’amministrazione russa riferendosi a “Paesi ostili” non meglio identificati. “Ma di sicuro non forniremo gas gratuitamente, questo è certo. È quasi impossibile fare beneficenza nella nostra situazione”, ha aggiunto Peskov.

28 Marzo 2022
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo