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2:50 pm, 26 Marzo 22 calendario

No Vax, pochi i vaccinati con Novavax. Scuola, rivolta presidi

Di: Redazione Metronews
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Con i No Vax non funziona neanche il Novavax, il nuovo vaccino proteico disponibile in Italia dal 28 febbraio.

Novavax non convince i No Vax

Il vaccino Novavax non sembra infatti in grado di vincere paure e diffidenze dei No Vax italiani. Secondo il report settimanale del commissario straordinario all’emergenza sanitaria, alle 8,30 di ieri mattina ne erano state infatti somministrate appena 24.656 dosi, di cui 14.312 ad over 50.

Il tasso di ricoveri in terapia intensiva standardizzato per età, relativo alla popolazione sopra i 12 anni, nel periodo 4 febbraio – 6 marzo per i No Vax (12 ricoveri in terapia intensiva per 100.000 abitanti) “risulta circa quattro volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da meno di 120 giorni (3 ricoveri in terapia intensiva per 100.000) e circa undici volte più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster (1 ricoveri in terapia intensiva per 100.000 abitanti). Lo evidenzia il report esteso dell’Istituto superiore di sanità (Iss) con i dati della sorveglianza, impatto delle infezioni ed efficacia vaccinale.

No Vax a scuola, i presidi: “Stipendio senza far nulla”

“Non posso condividere l’idea che si sia trovata una scappatoia, un cavillo per far rientrare i No Vax sostanzialmente per non fargli fare nulla perché queste mansioni, non a contatto con gli studenti di fatto non esistono, quindi è una finzione. Ritengo si sia trovato un escamotage per riprendere a pagargli lo stipendio senza fargli fare nulla sostanzialmente”, dice Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi commentando il nuovo decreto Covid che cambia le regole per la scuola.

“Ma c’è di peggio, perché questo stipendio verrà pagato sottraendo risorse al rinnovo dei contratti dei docenti tutti che nella stragrande maggioranza si sono vaccinati con grande senso di responsabilità – ha evidenziato Giannelli – Un ennesimo esempio di come chi non rispetta le regole in questo Paese, venga trattato con molta più attenzione di coloro che invece le rispettano. Mi sembra una beffa nei confronti dei tantissimi docenti che invece hanno rispettato l’obbligo di vaccinale”.
Più in generale Giannelli ha sottolineato che “è evidente che tutti vogliamo uscire dall’emergenza, vogliamo tornare alla normalità o pensare di essere tornati alla normalità. E’ chiaro che si dovesse andare in questa direzione. – ha concluso il presidente dell’Anp – Osservo che siamo in un momento in cui i contagi crescono e io mi auguro davvero che siano state compiute tutte le valutazioni del caso, perché poi non vorrei che ci ritrovassimo di nuovo in una situazione incresciosa sul finire dell’anno scolastico”.

26 Marzo 2022
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