Eroicamente scivolato
10:59 am, 24 Marzo 22 calendario
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Eroicamente scivolato al PIME per una generazione in corsa

Di: Redazione Metronews
Eroicamente scivolato
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La Compagnia triestina Artifragili va in scena al  PIME venerdì 25 Marzo con il monologo “Eroicamente scivolato”. Una provocatoria e a tratti esilarante e imprevista rilettura della storia dell’eroe omerico Ulisse, grazie alle doti di improvvisazione e interazione con la platea dell’attore Filippo Capparella, 27 anni, anche autore del testo.

Eroicamente scivolato al PIME

Con un salto nel passato, si riscopre l’Odissea osservandola con gli occhi dell’antieroe Elpenore. Un personaggio secondario, il più giovane della spedizione di ritorno a Itaca, morto precipitando ubriaco dal tetto della casa della maga Circe. L’opera, di cui firma la regia un altro giovane talento, Omar Giorgio Makhloufi, 28 anni, ci fa scoprire Ulisse in una versione inedita.

Il suo punto di vista svela il suo tradimento, l’interesse personale a discapito del bene della comunità, il suo equipaggio, la sua comunità, che era prima di tutto una famiglia. Il suo machismo e una buona dose di mal sana incoscienza (che i greci chiamavano hybris). L’Odissea diventa così un epico contenitore di disvalori e una riflessione sulla nostra cultura occidentale.

«Guardare le cose da prospettive diverse è un esercizio di umanità. Ci rende donne e uomini migliori – afferma Andrea Zaniboni direttore artistico del Teatro PIME –. I giovani attori di Artifragili ci offrono questa opportunità e noi, con la curiosità che si addice ad un Centro Culturale e Missionario, abbiamo accettato la sfida, che è prima di tutto antropologica».

Artifragili

 Fondata da attori usciti dall’Accademia Nico Pepe, lo stesso Davide Rossi, Alejandro Bonn, Veronica Dariol e Omar Giorgio Makhloufi, Artifragili oggi è anche un’associazione culturale.

Perché irridere uno dei miti indiscussi dell’Occidente? «La nostra generazione non si identifica con Ulisse – spiega il regista Omar Giorgio Makhloufi -. Ma con Elpenore perché come noi è uno che non si sente parte di una collettività, che sente di non riuscire ad emergere ma che può solo subire. La figura di Elpenore oggi rappresenta  una generazione».

«Una generazione che però non solo non si arrende, ma anzi, proprio dal palco del Teatro PIME, inizia a scrivere un futuro, per fortuna tutto ancora da inventare».  Chiosa Zaniboni.

24 Marzo 2022
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