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3:37 pm, 24 Marzo 22 calendario

Benzina, taglio beffa: è già risalita. Al via azioni collettive

Di: Redazione Metronews
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Sembra una beffa il taglio delle accise scattato martedì: già il giorno dopo il varo della misura i prezzi di benzina e diesel per gli automobilisti sono tornati a salire.

La beffa: benzina in risalita

Staffetta Quotidiana parla proprio  di una “beffa” segnalando che «sulla scia di fortissimi rialzi delle quotazioni petrolifere internazionali» (il barile di Brent supera i 120 dollari), i prezzi consigliati tornano a salire, “mangiandosi circa un quinto dello sconto sull’accisa”. E se le quotazioni internazionali di benzina e gasolio sono salite di circa 3 e 6 centesimi al litro, tornando poco sotto il record storico dello scorso 8 marzo, «Eni ha aumentato di 6 centesimi al litro i prezzi di benzina e gasolio».
Prima azione collettiva

Cingolani in Procura

Intanto il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani è stato ascoltato per circa 2 ore in procura, a Roma, come persona informata sui fatti in relazione al fascicolo per manovre speculative su merci aperto dai magistrati dopo l’aumento improvviso del prezzo di gas, energia elettrica e carburanti. L’inchiesta, coordinata dal procuratore Francesco Lo Voi e dal procuratore aggiunto Rodolfo Sabelli, è al momento senza indagati, e punta a verificare le ragioni dell’aumento. Il ministro avrebbe reso dichiarazioni considerate «dettagliate e molto utili» dagli inquirenti.

Azioni collettive per risarcimenti

“Bene la decisione della procura di Roma, di sentire come persona informata dei fatti il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, in merito alle speculazioni sulla benzina”. Lo afferma il Codacons, ricordando che l’inchiesta è partita da un esposto presentato dall’associazione alla magistratura capitolina e all’Antitrust. “Siamo stati gli unici a presentare in tutta Italia una raffica di esposti a 104 procure e Antitrust, affinché si facesse luce sulla crescita abnorme dei prezzi di benzina e gasolio”, spiega il presidente, Carlo Rienzi. “Finalmente qualcosa si muove con la Procura di Roma che, accogliendo le richieste del Codacons, ha convocato il ministro Cingolani”. “Ora attendiamo gli sviluppi delle tante inchieste aperte dalle procure italiane che in questi giorni hanno avviato indagini sul territorio a seguito del nostro esposto, e vogliamo capire se ci sono state speculazioni sui listini alla pompa e da parte di chi”, prosegue Rienzi.

In attesa dei rilievi della magistratura, il Codacons oggi ha lanciato un’azione collettiva, in favore di cittadini e imprese danneggiati dal caro-carburante, mettendo a disposizioni sul sito dell’associazione il modulo per costituirsi parte offesa nelle inchieste aperte dalle varie Procure, “primo passo per chiedere un risarcimento nei confronti dei soggetti ritenuti responsabili di speculazioni sui prezzi”.

24 Marzo 2022
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