11:53 am, 23 Marzo 22 calendario

Draghi in vista del Consiglio Ue: «La Cina non aiuti la Russia»

Di: Redazione Metronews
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Draghi in vista del Consiglio Ue: «La Cina non aiuti la Russia». Così il premier Mario Draghi, intervenendo in Aula alla Camera per le comunicazioni in vista del Consiglio europeo al via da domani a Bruxelles che «si aprirà con l’incontro con il presidente Usa Biden». Anche nelle sedi dei «vertici Nato e G7 la comunità euroatlantica intende ribadire unità e determinazione nel sostegno all’Ucraina e in un impegno comune per tutelare la pace, la sicurezza e la democrazia», ha affermato.  

Draghi in vista del Consiglio Ue: «La Cina non aiuti la Russia»

Secondo il premier, è dunque “fondamentale che l’Ue sia compatta nel mantenere spazi di dialogo con Pechino” affinché la Cina “si astenga da un supporto a Mosca e sostenga lo sforzo di pace”. “Il Vertice Ue-Cina del prossimo primo aprile – ha rimarcato il presidente del Consiglio – sarà un’occasione per sottolineare la nostra posizione. Dobbiamo ribadire la nostra aspettativa che Pechino si astenga da azioni di supporto a Mosca e partecipi attivamente e con autorevolezza allo sforzo di pace. 

Draghi ricorda: 2.510 vittime civili

“Il Consiglio europeo avviene a un mese esatto dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, cominciata il 24 febbraio – ha ricordato il premier – Da allora, secondo l’Ufficio dell’Alto Commissario per i Diritti Umani, sono state registrate 2.510 vittime civili – con 953 persone uccise, tra cui 78 bambini, e oltre 1.500 feriti. Sono purtroppo numeri provvisori, che sottostimano fortemente i morti e i feriti, e che continuano a crescere”.

No alla contrapposizione tra Occidente e Russia

“Non dobbiamo commettere l’errore di avallare una contrapposizione tra Occidente e Russia e alimentare così quello che è stato più volte definito uno scontro di civiltà”, ha detto ancora Draghi ricordando che “molti cittadini russi si sono schierati contro la guerra del presidente Putin e protestano, mettendo a rischio la propria incolumità. A loro va l’amicizia e la solidarietà di tutto il Governo e mia personale”. L’Italia continua a lavorare “con determinazione per cessazione ostilità”, ha continuato Draghi affermando che “la nostra volontà di pace si scontra però con quella del presidente Putin, che non mostra interesse ad arrivare a una tregua che permetta ai negoziati di procedere con successo. Il suo disegno appare piuttosto quello di guadagnare terreno dal punto di vista militare, anche ricorrendo a bombardamenti a tappeto come quelli a cui assistiamo a Mariupol. Per questo, la comunità internazionale ha adottato sanzioni sempre più dure nei confronti della Russia. Lo sforzo diplomatico potrà avere successo solo quando lo vorrà realmente Mosca”.

 
 

 

23 Marzo 2022
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