spazio
4:34 pm, 22 Marzo 22 calendario

Nasa, scoperti 5000 esopianeti. Alcuni come la Terra

Di: Redazione Metronews
condividi

E’ una cosmic milestone quella annunciata dalla Nasa che ha confermato la scoperta di un totale di 5mila esopianeti, pianeti esterni al Sistema Solare e che gli scienziati hanno iniziato a cercare da 30 anni.

Altri 65 esopianeti

La Nasa ha reso noto che il contachilometri planetario si è acceso il 21 marzo, con l’ultimo lotto di 65 esopianeti – pianeti al di fuori della nostra immediata famiglia solare – aggiunto all’archivio degli esopianeti della Nasa. L’archivio registra le scoperte di esopianeti che appaiono in articoli scientifici sottoposti a revisione paritaria e che sono state confermate utilizzando più metodi di rilevamento o tecniche analitiche.

Come la Terra e come Giove

Gli oltre 5.000 pianeti trovati finora includono “piccoli mondi rocciosi come la Terra, giganti gassosi” molte volte più grandi di Giove e “giovi caldi” in orbite ravvicinate attorno alle loro stelle. Ci sono “super-Terre”, che sono possibili mondi rocciosi più grandi del nostro, e “mini-Nettuno”, versioni più piccole del Nettuno del nostro sistema. Aggiunti al mix anche pianeti in orbita attorno a due stelle contemporaneamente e pianeti ostinatamente in orbita attorno ai resti collassati di stelle morte.

“Siamo emozionati”

“Non è solo un numero”. A scandirlo è Jessie Christiansen, responsabile scientifico dell’archivio degli esopianeti della Nasa e ricercatore presso l’Exoplanet Science Institute della Nasa al Caltech di Pasadena, intervenendo così a fronte dell’annuncio della Nasa di aver raggiunto il numero simbolo di 5.000 esopianeti scoperti. “Ognuno di loro – commenta Christiansen- è un nuovo mondo, un pianeta nuovo di zecca. Mi emoziono per tutti perché non sappiamo nulla di loro”.

La nostra galassia

La Nasa rileva che la nostra galassia probabilmente contiene centinaia di miliardi di tali pianeti e che il ritmo costante della scoperta iniziò nel 1992 con strani nuovi mondi in orbita attorno a una stella ancora più strana. “Era un tipo di stella di neutroni nota come pulsar, un cadavere stellare in rapida rotazione che pulsa con lampi di radiazioni brucianti di millisecondi. La misurazione di lievi cambiamenti nella tempistica degli impulsi ha permesso agli scienziati di rivelare pianeti in orbita attorno alla pulsar” ricorda l’ente spaziale Usa.
“Trovare solo tre pianeti attorno a questa stella rotante ha sostanzialmente aperto le porte” afferma Alexander Wolszczan, l’autore principale del documento che, 30 anni fa, ha svelato i primi pianeti confermati al di fuori del nostro sistema solare. “Se riesci a trovare pianeti attorno a una stella di neutroni, i pianeti devono essere praticamente ovunque” assicura Wolszczan rilevando che “il processo di produzione del pianeta deve essere molto robusto.”

Cheops

Un anno fa la missione Esa Cheops per lo studio degli esopianeti aveva rivelato un sistema planetario unico, composto di sei esopianeti, cinque dei quali sono bloccati in una rara danza ritmica mentre orbitano attorno alla loro stella centrale. Le dimensioni e le masse dei pianeti, tuttavia, non seguono tale ordinato schema.

22 Marzo 2022
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo