Roma
3:31 pm, 21 Marzo 22 calendario
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Assalto no green pass alla Cgil: chieste condanne fino a otto anni

Di: Redazione Metronews
Assalto alla Cgil
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La Procura di Roma ha chiesto condanne tra gli otto e i sei anni e mezzo per sei degli arrestati per l’assalto alla sede nazionale della Cgil. Gli imputati hanno scelto di essere processati con rito abbreviato. I fatti risalgono allo scorso 9 ottobre, nel corso di una manifestazione no green pass.

Assalto no green pass alla Cgil: chieste condanne fino a otto anni

Davanti al gup di Roma, il pm Gianfederica Dito ha chiesto in particolare una condanna a otto anni per Fabio Corradetti, figlio della compagna di Giuliano Castellino, leader romano di Forza Nuova. Castellino sta già affrontando il processo con rito ordinario per lo stesso fatto.

Una pena di otto anni è stata chiesta tra gli altri anche per Massimiliano Ursino, leader palermitano di Forza Nuova. Una condanna a sei anni e mezzo invece è stata chiesta per altri due imputati, incensurati.

Tutti sono accusati di devastazione e resistenza a pubblico ufficiale. All’udienza di oggi si è costituita parte civile anche l’Anpi, l’Associazione nazionale dei partigiani italiani, oltre alla Cgil.

La sentenza per i sei imputati che hanno chiesto e ottenuto il rito abbreviato dovrebbe arrivare il prossimo 7 giugno.

Il prossimo 28 marzo intanto riprenderà il processo ordinario che vede imputati tra gli altri i leader di Forza Nuova, Giuliano Castellino e Roberto Fiore e l’ex Nar Luigi Aronica.

Nei confronti di tutti e tre, oltre alla devastazione aggravata in concorso e alla resistenza a pubblico ufficiale, grava anche l’accusa di istigazione a delinquere.

La devastazione

Le immagini dell’assalto alla sede del maggiore sindacato italiano suscitarono reazioni sdegnate e molte polemiche. Nell’immediato tutte le forze politiche espressero solidarietà e vicinanza alla Cgil. Seguirono interrogazioni parlamentari sull’operato della polizia e del ministero dell’Interno.

Molti dei manifestanti presenti sul luogo della devastazione tentarono di difendersi spiegando che erano lì per tentare di frenare i disordini. Una versione che gli inquirenti ritennero poco credibile

21 Marzo 2022
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