Belle
12:01 am, 18 Marzo 22 calendario
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Tra reale e virtuale nella fiaba di Belle by Mamoru Hosoda

Di: Orietta Cicchinelli
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Candidato all’Oscar nel 2019 per il visionario Mirai, il maestro Mamoru Hosoda realizza una nuova imperdibile opera già record d’incassi in Giappone, rielaborando (in chiave contemporanea) la classica fiaba che tutti conosciamo: La Bella e la Bestia. Ed è sbarcato anche nelle sale italiane Belle, l’ultimo, atteso anime del sensei dell’animazione nipponica.

Belle e l’adolescenza

Alle prese con i problemi della vita reale e con le complessità e i pericoli di quella virtuale, Belle affronta i propri limiti grazie al supporto degli amici. Non solo, arriva ad offrire il suo aiuto anche a chi conosce solo virtualmente, dimostrando il valore dell’amicizia a prescindere dai luoghi di appartenenza, reali o non. Belle è una sorta di “romanzo di formazione” per giovani e adulti, sensibile e delicato nonostante le tematiche importanti, accompagnato da un impianto visivo immersivo. Ogni fotogramma è un piccolo quadro d’animazione di grande effetto al cinema.

Il mistero del drago

Protagonista della pellicola è Suzu, liceale 17enne, che vive nelle campagne della Prefettura di Kochi con il padre, dopo aver perso la mamma. La perdita ha fatto chiudere Suzu in sé stessa e l’ha allontanata dal padre e dalla cosa che più amava: il canto. Dopo aver capito che scrivere musica è il suo scopo, la ragazza entra in [U], mondo virtuale da 5 miliardi di membri online. Qui è Belle, avatar famosa per la voce straordinaria. L’incontro con un drago la condurrà in un viaggio avventuroso tra sfide e amore, alla ricerca del suo vero io più profondo.

18 Marzo 2022 ( modificato il 17 Marzo 2022 | 10:49 )
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