L’Aeronautica: «Basta niente per sconfinare e trovarci in guerra»

L’Aeronautica: «Basta niente per sconfinare e trovarci in guerra». L’avvertimento del generale Luca Goretti in audizione alle commissioni Difesa è chiaro, in questa fase occorre la massima attenzione. «Ho autorizzato il raddoppio dei nostri Eurofighter in servizio con la Nato in Romania: siamo a meno di meno di venti miglia dal confine ucraino. Dobbiamo prestare attenzione nella nostra attività istituzionale di difesa aerea: vi posso garantire che basta veramente un niente per sconfinare e trovarci in guerra».

L’Aeronautica: «Basta niente per sconfinare e trovarci in guerra»

Così il generale Luca Goretti, capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, in audizione alle commissioni Difesa. «E’ un pensiero costante che ho e che rivolgo ai miei equipaggi – ha aggiunto -: mai come ora ogni cosa deve essere fatta nel rispetto delle regole evitando in ogni momento di essere presi dalla foga di vedere cosa c’è. Potrebbero esserci tentativi di farci entrare in territorio ucraino e sarebbe la fine».  

In 20 anni da 842 a 500 aeromobili totali

Il generale Luca Goretti, capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, davanti alle commissioni congiunte della Difesa, ha posi fatto un punto sugli aeromobili. «In venti anni siamo passati da 842 assetti a 500 aeromobili totali, di cui meno di 300 con funzioni combat che rappresentano uno strumento di deterrenza e di eventuale intervento in caso di crisi. Considerato il tradizionale rapporto di uno a tre per esigenze di manutenzione e approntamento, l’Aeronautica Militare ha oggi disponibili meno di cento aeromobili impiegabili continuamente in scenari di crisi». «E’ un circolo vizioso che ha condotto diverse forze aeree di diversi Paesi, primi fra tutti gli Usa, ad avvicinarsi pericolosamente alle soglie di attenzione in termini numerici di assetti». L’Italia, in particolare, ha gli Eurofighter «in Romania, in Kuwait e nel territorio nazionale per la difesa aerea. Sono tre teatri di impiego che dobbiamo sostenere», ha aggiunto il generale Goretti.