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10:18 am, 15 Marzo 22 calendario

Zelensky all’Europa: «Sapete di quante armi abbiamo bisogno»

Di: Redazione Metronews
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Zelensky all’Europa: «Sapete di quante armi abbiamo bisogno». Riprendono  i negoziati in videoconferenza tra le delegazioni di Mosca e Kiev, interrotti ieri per una «pausa tecnica». Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha riferito che i colloqui stanno andando «abbastanza bene» e ha ribadito la richiesta di «pace, cessate il fuoco immediato e ritiro delle truppe russe». Zelensky, in video collegamento con il premier britannico Boris Johnson e gli altri leader dei Paesi che compongono la UK Joint Expeditionary Force (Jef), il corpo di spedizione militare guidato dal Regno Unito, ha fatto un nuovo appello all’Occidente perché arrivino più armi.

Zelensky all’Europa: «Sapete di quante armi abbiamo bisogno»

«Siamo tutti bersagli della Russia e se l’Ucraina non resisterà tutto sarà a discapito dell’Europa, vorrei che aiutaste voi stessi aiutando noi». Le armi che gli alleati occidentali forniscono all’Ucraina «in una settimana ci durano per 20 ore”, per questo siamo costretti a “riutilizzare gli equipaggiamenti sottratti ai russi”. Lo ha denunciato il presidente Volodymyr Zelensky rivolgendo un ennesimo appello in particolare all’Europa, in video collegamento da Kiev con i leader dei Paesi nordici e baltici. “Aiutandoci, aiuterete voi stessi”, ha insistito Zelensky per poi aggiungere accorato: “Sapete di quali armamenti abbiamo bisogno, lo sanno tutti”. Il premier britannico Johnson: «Ha ragione, dobbiamo e possiamo fare di più».

Negoziati, Ucraina: «Accordo entro maggio»

La guerra in Ucraina dovrebbe essere finita entro maggio: lo ha affermato Oleksiy Arestovich, un consigliere del capo di gabinetto del presidente Volodymyr Zelensky. «Penso che non più tardi di maggio, inizio maggio, dovremmo avere un accordo di pace, magari anche molto prima, vedremo», ha affermato, sostenendo che la situazione è «a un bivio al momento». «Ci sarà un accordo di pace raggiunto molto velocemente, entro una o due settimane, con il ritiro delle truppe e tutto il resto, o ci sarà il tentativo di mettere insieme dei siriani per un secondo round, e quando avremo distrutto anche questi, un accordo per metà o fine aprile».  

A Kiev i premier di Polonia, Repubblica ceca e Slovenia

Intanto, da lui a Kiev oggi arriveranno i premier di Polonia, Repubblica ceca e Slovenia – Mateusz Morawiecki, Petr Fiala e Janez Jansa – per «confermare l’inequivocabile sostegno dell’intera Ue alla sovranità e indipendenza dell’Ucraina e per presentare un vasto pacchetto di sostegni allo Stato e alla società».

Crisi Ucraina, incontro Sullivan-Draghi

A Roma Si attende l’esito dell’incontro in corso a palazzo Chigi tra il consigliere alla Sicurezza nazionale Usa Jack Sullivan e il consigliere diplomatico di Mario Draghi Luigi Mattiolo. Il premier avrebbe avuto un breve colloquio con il rappresentante Usa. Ieri Sullivan ha visto il capo della diplomazia del Partito comunista cinese Yang Jiechi. Da Pechino, il ministero degli Esteri cinese Wang Yi ha sottolineato che la Repubblica popolare «non fa parte della crisi, tanto meno vuole essere colpita dalle sanzioni» occidentali decretate contro la Russia in risposta all’invasione dell’Ucraina. Secondo gli Usa, Mosca ha chiesto aiuto a Pechino e questa sarebbe disponibile a dare sostegno finanziario e militare; una circostanza che avrebbe conseguenze, ha avvertito Washington.

In serata il premier britannico Boris Johnson si recherà a Riad per incontri con il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman nella speranza di ottenere un aumento della produzione di gas e petrolio che possa compensare quello russo. 

15 Marzo 2022
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