Dal Mercato Spinaceto alla Moldavia, viaggio della solidarietà

Abbigliamento, prodotti per igiene, coperte, sacchi a pelo, tanti beni alimentari: dal 3 al 5 marzo anche il Mercato di Spinaceto, a Roma, si è fatto promotore di una raccolta di beni di prima necessità per i rifugiati dell’Ucraina in Moldavia grazie ad alcuni contatti diretti in loco.
Dal Mercato di Spinaceto alla Moldavia
La raccolta è stata organizzata con pochissimo preavviso ma grazie ai canali social, da Facebook a Instagram e gruppi WhatsApp, la notizia ha raggiunto tantissime persone e la solidarietà non si è fatta attendere. “In pochissimi giorni – spiegano gli organizzatori – abbiamo raccolto abbigliamento, prodotti per l’igiene, coperte, sacchi a pelo, alimentari per ogni età, e attivato la banca del tempo. Il lavoro di alcuni operatori del Mercato che si sono adoperati per organizzare in modo pratico la raccolta, con l’aiuto del Presidente del Mercato, è stato particolarmente intenso ma grazie anche all’aiuto di volontari abbiamo preparato 200 pacchi per un peso complessivo di 2 tonnellate”.
Il viaggio della merce, 2 tonnellate di vestiti e alimenti
Lo scoglio più forte è stato l’autofinanziamento per pagare il trasporto, “e pur avendo deciso all’inizio di autotassarci la merce era veramente tanta”. Tuttavia anche in questo caso la solidarietà si è fatta sentire e il traguardo è stato raggiunto.
La merce è dunque partita, con due viaggi, il primo il 5 marzo e il secondo il 6 marzo, con 4 destinazioni: Expo Chisinau, Manej (centro sportivo capitale), l’orfanotrofio di Carpineni-Hincesti, la scuola materna di Boghiceni Hincesti, ovvero tutti i posti dove sono stati accolti i rifugiati, oltre alle famiglie che sono state accolte in abitazioni private.
“La più grande soddisfazione – raccontano ancora gli organizzatori – è stata vedere ed ascoltare i tantissimi video che le persone con cui eravamo in contatto in Moldavia ci hanno mandato, per testimoniare che la nostra raccolta era arrivata a destinazione. Video di mamme, bambini, anziani dell’Ucraina che ci ringraziavano con gli occhi pieni di riconoscenza quando aprivano i nostri scatoloni pieni di cibo, merendine, vestiti”, così come anche “ascoltare con commozione l’intervento del sindaco di Carpineni-Hincesti nel ringraziarci”.
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