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6:41 pm, 14 Marzo 22 calendario
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Profughi ucraini: nel Lazio 10 mila posti letto

Di: Redazione Metronews
10 mila posti letto
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Il flusso di profughi ucraini è in aumento nel Lazio. La Regione ha messo a disposizione 10 mila posti letto. Intanto a Roma e provincia sono circa 2.400 i rifugiati che hanno trovato accoglienza.

Profughi ucraini: nel Lazio 10 mila posti letto

La Capitale è la città che finora ha accolto il maggior numero di cittadini ucraini scampati alla guerra. Un dato che non meraviglia dato che nel Lazio vivono e lavorano da tempo circa 24 mila loro connazionali.

Secondo la prefettura i profughi accolti sono ufficialmente 2.337, ma molti sono arrivati in Italia e poi nel Lazio con mezzi autonomi. Il numero quindi è stimato per difetto.

A Latina sono 264 i permessi di soggiorno temporaneo richiesti in Questura mentre a Frosinone sono 93.

C’è ancora spazio: sono infatti 10.000 i posti che la Regione ha messo a disposizione, tra alberghi, case vacanze e istituti religiosi. Il Lazio si è attivato immediatamente per far fronte all’emergenza, elaborando, tra l’altro, un vademecum con tutte le informazioni utili, dal permesso di soggiorno temporaneo all’assistenza sanitaria.

Flusso destinato ad aumentare

«Il flusso è in continua crescita in considerazione del fatto che non si fermano i bombardamenti russi sulle città ucraine. Il Lazio ha immediatamente convocato l’unità di Crisi presieduta dal Presidente Nicola Zingaretti e lavorato all’organizzazione della rete di accoglienza attraverso la riattivazione delle convenzioni con le strutture reclutate durante l’emergenza sanitaria. Per quel che riguarda l’accoglienza siamo operativi e, in un lavoro di sinergia che vede insieme Ministero dell’Interno, Prefetture, Regioni, Comuni e Associazioni riconosciute, stiamo dando una risposta concreta a questa emergenza umanitaria», spiega Sara Battisti, vicesegretaria Pd Lazio e presidente della commissione regionale Affari Costituzionali.

L’assistenza sanitaria straordinaria

L’accoglienza nel Lazio e a Roma passa anche per l’accoglienza sanitaria dei profughi in fuga dalla guerra, in particolare i bambini. L’ospedale pediatrico Bambino Gesù ha preso in cura 33 bambini, 18 dei quali sono ricoverati. Tra loro c’è una piccola di 7 anni, sofferente di aplasia midollare. Ora potrà contare sul trapianto di midollo osseo. La minorenne è arrivata ieri sera, grazie a un volo straordinario su uno degli aerei che la Guardia di Finanza ha messo a disposizione per trasportare i malati in Italia.

Nella notte al Bambino Gesù sono arrivati altri cinque bambini. Uno di loro è un paziente oncologico. Gli altri quattro invece sono scampati alle bombe ma hanno riportato diverse ferite. Si tratta di minorenni di età compresa tra i 7 e i 14 anni.

Anche la Comunità di Sant’Egidio è in prima linea. Entro domani infatti arriveranno a Roma 28 profughi ucraini che hanno bisogno di dialisi e che in Ucraina non hanno più la certezza di accedere alle cure. Il gruppo ha affrontato un viaggio di 1.200 chilometri in pullman da Poltava fino al confine con la Slovacchia. Qui hanno potuto entrare in dialisi, grazie a un accordo tra la Comunità di Sant’Egidio e il ministero della Salute slovacco.

Nella Capitale potranno alloggiare presso l’hotel Villa Letizia, pagato con una raccolta di fondi, e saranno curati nella casa di cura Città di Roma.

Un altro gruppo di 19 profughi ucraini dializzati raggiungerà invece Genova, sempre grazie alla Comunità di Sant’Egidio.

Intanto l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato ha fatto sapere che sono oltre 4.600 le tessere sanitarie rilasciate ai profughi ucraini con lo status di “straniero temporaneamente presente” (Stp). Gli hub di Termini e Ostiense stanno lavorando a pieno regime anche per effettuare tamponi e vaccini ai rifugiati giunti a Roma.

14 Marzo 2022
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