Mariupol, morta la donna incinta con il suo bimbo

Mariupol, morta la donna incinta con il suo bimbo. È morta la donna incinta ritratta nelle immagini (del fotoreporter pluripremiato dell’Associated Press, Evgeniy Maloletka) che hanno fatto il giro del mondo mentre veniva trasferita da un ospedale della città ucraina di Mariupol dopo un bombardamento. Non si è salvato neanche il suo bambino. «E’ morta una delle donne in stato di gravidanza ferite nel bombardamento del 9 marzo contro un ospedale di Mariupol», scrive Ukrinform che cita la giornalista Asya Dolina di VoA su Facebook.
Mariupol, morta la donna incinta con il suo bimbo
Secondo Dolina, «non è sopravvissuta la prima ragazza incinta, che era stata trasportata su una barella, dei servizi video e foto dal sito bombardato dell’ospedale pediatrico numero 3 di Mariupol» e «non si è salvato il suo bambino».
Un’altra donna, Marianna Pidhurska, la beauty blogger fotografata con il pigiama a pois mentre scendeva le scale tra le macerie, la sera del 10 marzo ha invece dato alla luce una bambina.
La “ricostruzione” dei russi
Il governo e l’esercito russo avevano subito fatto sapere di non aver attaccato, mercoledì 9 marzo, l’ospedale di Mariupol e hanno definito le notizie una «messinscena provocatoria organizzata dal regime di Kiev», una messinscena «per rafforzare il sentimento anti-occidentale russo». Sull’agenzia russa Ria Novosti, era anche comparsa l’inchiesta che «documenta le incongruenze» della storia: in particolare è stata notata la presenza di una blogger, Marianna Podgurskaya, che avrebbe interpretato le due ragazze incinte le cui foto hanno fatto il giro del mondo: sarebbe lei tanto la donna, con il grembo pronunciato in primo piano, che scende, tra le macerie, le scale dell’ospedale bombardato; e anche l’altra donna, presumibilmente ferita, evacuata dall’ospedale distesa su una barella. Nelle due diverse immagini, che nelle ore successive all’attacco sono apparse sulle prime pagine dei giornali di mezzo mondo, la ragazza appare con abiti diversi in ogni immagine.
© RIPRODUZIONE RISERVATA