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12:23 pm, 14 Marzo 22 calendario

Il leader ceceno Kadyrov nascosto in un seminterrato a Kiev

Di: Redazione Metronews
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Il leader ceceno Kadyrov sarebbe nascosto in un seminterrato a Kiev. Il  “fedelissimo” di Vladimir Putin sarebbe a Ivankov, nel distretto di Kiev, nascosto in un seminterrato, come riferisce il ministro degli interni ucraino, Anton Gerashchenko, secondo quanto riporta l’agenzia Unian.

Kadyrov a Kiev

Ramzan Kadyrov, l’uomo forte leader della Cecenia, ha dichiarato di essere in Ucraina insieme alle forze russe che stanno conducendo un’offensiva nel Paese. Kadyrov, che è accusato dalle Ong internazionali di gravi violazioni dei diritti umani nella repubblica del Caucaso, ha pubblicato su Telegram un video di se stesso in uniforme militare che studiava progetti attorno a un tavolo con i soldati in una stanza. Ha detto in un messaggio che il video era stato girato a Hostomel, un aeroporto vicino a Kiev catturato dalle forze russe nei primi giorni della loro offensiva. Queste informazioni non possono essere verificate in modo indipendente.

I ceceni in Ucraina

«L’altro giorno eravamo a circa 20 km da voi nazisti di Kiev e ora siamo ancora più vicini», ha scritto Kadyrov. Ha invitato le forze ucraine ad arrendersi «o sarete finiti». Kadyrov, che governa la Repubblica di Cecenia russa con il pugno di ferro, è un ex ribelle diventato alleato del Cremlino con una forza paramilitare al suo comando. All’inizio dell’offensiva russa sui social network sono circolate immagini che mostrano una piazza della capitale cecena Grozny piena di soldati che affermano di essere diretti in Ucraina. Le forze di Kadyrov sono accusate di numerosi abusi in Cecenia.

Non si sa di preciso quanti soldati il leader ceceno abbia inviato in Ucraina ma il numero sarebbe tutt’altro che trascurabile. I rapporti disponibili danno cifre che vanno dal un minimo di 10 mila a un (improbabile) massimo di 70 mila unità. E in alcune immagini dal fronte appaiono alcuni dei più stretti consiglieri di Kadyrov, come Daniil Martynov, ex ufficiale dei corpi speciali dell’Fsb, il servizio segreto interno, che ora addestra le truppe d’èlite cecene. E proprio dall’Fsb sarebbe arrivata la soffiata che ha consentito alle forze ucraine di eliminare il commando ceceno spedito a uccidere il presidente Volodymyr Zelensky, secondo un’informazione diffusa da Kiev che il Cremlino non ha smentito con la consueta risolutezza, sollevando numerosi interrogativi.

Chi è Kadyrov

Ramzan Kadyrov  è il leader della Repubblica russa di Cecenia, che negli anni del uso ormai uno Stato nello Stato dove in molti ambiti si applica la sharia – ma anche un protetto del presidente Vladimir Putin, a cui in cambio ha dimostrato sempre massima fedeltà.

Kadyrov, 45 anni, si è spesso descritto come il «soldato di fanteria» di Putin. Governa con pugno di ferro questa repubblica del Caucaso russo a maggioranza musulmana dal 2011; è stato ripetutamente accusato dagli Stati Uniti e dall’Unione europea di violazioni dei diritti, che lui ha sempre negato. I suoi uomini – i famigerati kadyrovtsy, una vera e propria milizia paramilitare al suo comando e ritenuta responsabile di torture, rapimenti e arresti arbitrari – sono dietro la campagna di persecuzione contro gli omosessuali, denunciata e documentata nel 2017 dal giornale Novaya Gazeta, e a cui Kadyrov rispose con la ormai celebre frase «non ci sono gay in Cecenia».

Due anni prima, nonostante le smentite del Cremlino, si era ipotizzato un suo diretto coinvolgimento nella morte dell’oppositore ed ex vice premier russo, Boris Nemtsov, suo grande critico e assassinato di fronte al Cremlino in un delitto di cui ancora non è stato individuato il mandante. Dopo la fine dell’Urss nel 1991, Mosca ha combattuto due feroci guerre contro i separatisti in Cecenia. Da allora ha versato ingenti somme di denaro nella regione per ricostruirla e ha concesso a Kadyrov una larga misura di autonomia in cambio di fedeltà e stabilità.

14 Marzo 2022
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