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4:59 pm, 14 Marzo 22 calendario
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Al Sant’Orsola le prime due minorenni ucraine malate di tumore

Di: Redazione Metronews
Sant'Orsola
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Il policlinico Sant’Orsola accoglie le prime due minorenni ucraine malate di tumore. Si tratta di una neonata di appena 17 mesi e di una ragazza di 16 anni.

Al Sant’Orsola le prime due minorenni ucraine malate di tumore

Sono atterrate ieri sera all’aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna le prime due piccole pazienti oncologiche ucraine che saranno curate all’IRCCS Policlinico Sant’Orsola. Le minorenni avevano raggiunto la Polonia, dove le attendeva l’aereo diretto in Italia.

Ad attendere una bimba di soli 17 mesi, atterrata con la mamma e la nonna, e una ragazza di 16 anni giunta in Italia assieme alla madre e al fratello di 13, c’era una squadra del 118 con tre mezzi di soccorso.

La bimba è stata subito trasferita nel reparto di Oncoematologia Pediatrica, dove presto sarà ricoverata anche l’altra paziente. La 16 enne per ora è ospite della Casa Gialla di “Ageop”.

Per i famigliari era già pronto l’alloggio che li ospita, messo a disposizione dall’associazione. «E’ stata una grande emozione vedere atterrare l’aereo e abbracciare le famiglie», racconta la direttrice di “Ageop Ricerca Odv”, Francesca Testoni.

«Non dimenticherò le parole della nonna della piccola di soli 17 mesi che mi ha riconosciuta dalla voce: ‘”llora sei tu la persona che mi ha guidata al telefono durante le tappe del viaggio”. Saperli adesso al sicuro è una grande consolazione, anche se il mio pensiero è a tutti i bambini e alle loro famiglie intrappolati nella violenza di questo folle conflitto», ha aggiunto.

Il viaggio in Italia tra mille difficoltà

La bimba, che era a Kiev, ha raggiunto la città polacca di Katowice con l’auto della famiglia e della madre. L’adolescente di 16 anni faceva invece parte di un gruppo di cinque minori ammalati che avevano trovato rifugio nel bunker dell’ospedale di Ytomyr.

La ragazza è fuggita con la mamma e un fratello a piedi da Ytomyr, per poi proseguire il viaggio con un pullman. Purtroppo, a causa dell’aggravarsi del conflitto, si sono perse le tracce degli altri quattro bambini e delle loro famiglie, con cui viaggiavano.

La sua diagnosi, che era stata spedita insieme a quella degli altri bambini, è stata inviata alla Caritas polacca e immediatamente comunicata ad Ageop e al dottor Arcangelo Prete, Responsabile di Struttura Semplice per il trapianto di cellule staminali emopoietiche e Terapia Cellulare in età pediatrica dell’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola.

La mamma della bimba di 17 mesi ha invece inviato la cartella della piccola direttamente sul cellulare di Francesca Testoni, che ha inviato tutto al dottor Arcangelo Prete.

L’assessore Donini: «Il calore e l’umanità oltre alle cure»

«Il dramma che queste famiglie stanno vivendo è assurdo e inconcepibile. Noi non possiamo che stare loro vicino con tutti i mezzi che abbiamo. Diciamo grazie di cuore ad Ageop, alla Caritas, al nostro servizio del 118 che si sono mossi in tempi rapidissimi per organizzare questa accoglienza». Queste le parole dell’assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini.

«Siamo certi che qui, come in tutta l’Emilia Romagna e nel nostro Paese, troveranno non solo le migliori cure possibili, ma anche una grande umanità e un grande calore», ha concluso l’assessore.

14 Marzo 2022
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