Domani al via il quarto round di negoziati tra Ucraina e Russia

Domani al via il quarto round di negoziati tra Ucraina e Russia, che dovrebbe proseguire anche martedì. Lo ha annunciato il consigliere presidenziale ucraino, Mykailo Podolyak, secondo quanto riporta “Kiev independent”. Podolyak ha precisato che il tempo intercorso dai colloqui precedenti è stato necessario per «elaborare controproposte reciproche» ed ha detto di «aspettarsi risultati concreti» nei prossimi giorni perchè «Mosca è diventata molto più sensibile alla posizione ucraina e ha iniziato a parlare in modo costruttivo. Le nostre proposte sono sul tavolo. Sono molto forti. Tra queste ci sono il ritiro delle truppe e il cessate il fuoco». Sempre il consigliere presidenziale e capo negoziatore ha precisato che l’Ucraina «sta lavorando con Israele e Turchia come Paesi mediatori per definire il luogo e la cornice per i negoziati di pace».
Domani al via il quarto round
La Russia «mostra segni di volersi impegnare in negoziati concreti, anche se Mosca al momento sta creando distruzione ai confini». Lo ha affermato la vice segretaria di Stato Usa, Wendy Sherman, in un’intervista a Fox News Sunday. Gli Usa, ha spiegato, «stanno mettendo sotto forte pressione il presidente Putin per cercare di trovare un’intesa sul cessate-il-fuoco. Questa pressione sta iniziando ad avere i suoi effetti». Ma gli Stati Uniti chiamano in causa anche la Cina. Domani sarà a Roma il consigliere per la sicurezza nazionale americano. Jake Sullivan, per incontrare il collega cinese Yang Jiechi e il consigliere diplomatico del premier Draghi, Luigi Mattiolo. Scopo della visita, resa nota a sorpresa dalla Casa Bianca, cercare di convincere Pechino ad assumere un ruolo di mediazione più diretto.
Disponibilità del Vaticano
Da parte russa, intanto, «è stato preso atto» della disponibilità della Santa Sede a mediare per fermare la guerra in Ucraina «ma finora non ci sono stati segnali che si intende avvalersi di questa disponibilità». Così il Segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, intervistato in diretta su Tgcom24. Parolin ha ribadito che per la Santa Sede vi è la disponibilità di «aiutare in qualsiasi modo» per «fermare prima di tutto i combattimenti e poi per avviare negoziati seri che permettano una soluzione pacifica del contenzioso» e ha ricordato di aver parlato la settimana scorsa con il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov. «Ovviamente questa disponibilità deve incontrare anche la disponibilità, il desiderio delle parti di servirsi di questo aiuto, di questo contributo che la Santa Sede vuole offrire disinteressatamente». «Da parte russa è stato preso atto di questa disponibilità, finora non ci sono stati segnali che si intende avvalersi di questa disponibilità. Ma non è importante – ha aggiunto Parolin – che si accetti l’offerta della Santa Sede, ci sono altri che hanno offerto la loro mediazione. L’importante è che si giunga a finire quello che sta succedendo».
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