Mistero su mega yacht russo attraccato a Marina di Carrara

Mistero su mega yacht russo attraccato a Marina di Carrara. Lo “Scheherazade” è lungo 140 metri ed ha un valore di 700 milioni di dollari. È uno dei superyacht più grandi, più nuovi e più costosi al mondo e il New York Times ha adombrato il sospetto che possa essere persino riconducibile a Putin. A bordo nel porto toscano è salita la polizia italiana e il capitano, il britannico Guy Bennett-Pearce, ha riferito che gli inquirenti hanno esaminato la documentazione. La Guardia di Finanza avrebbe aperto un’inchiesta. Il capitano ha smentito che lo “Scheherazade” sia di Putin, ma non ha escluso che il proprietario sia russo, precisando che comunque «non figura in alcuna lista di persone colpite dalle sanzioni occidentali».

Mistero su mega yacht russo

Il capitano si è detto certo che gli approfondimenti «libereranno la nave da tutte le indiscrezioni e speculazioni negative». Il NYT ha ricordato che il mistero sul proprietario dello “Scheherazade” è nato anche perché il nome sullo scafo dell’imbarcazione è stato coperto e quando lo yacht è arrivato nel porto è stata alzata una barriera metallica sul molo per metterlo a riparo da occhi indiscreti. Cosa mai successa prima a Marina di Carrara. Il caso entra in scia ai recenti sequestri di beni degli oligarchi effettuati anche in Italia. Nei giorni scorsi la Guardia di Finanza ha sequestrato all’oligarca russo Gennady Nikolayevich Timchenko lo yacht “Lena”, a Sanremo, mentre in Sardegna è stata fermata la villa di Alisher Usmanov. Eseguito anche un provvedimento a carico di Alexey Alexandrovits Mordaschov sull’imbarcazione “Lady M” nel porto di Imperia, dal valore stimato di circa 65 milioni di euro, in ottemperanza delle sanzioni Ue.