NUOTO SINCRONIZZATO
5:22 pm, 8 Marzo 22 calendario

La nazionale ucraina accolta a Roma

Di: Redazione Metronews
Ucraina nazionale nuoto sincronizzato
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Tremila chilometri in pullman, scappando dalla guerra ma non dai propri sogni. Le ragazze della nazionale di nuoto sincronizzato ucraina hanno varcato il cancello del Polo Acquatico Frecciarossa di Ostia verso le 12.15, prima «Oasi di Pace» dopo le giornate interminabili scandite dalla paura, dall’ansia e dal rumore della guerra.

Nuoto sincronizzato, la nazionale ucraina accolta a Roma

Ad accoglierle il presidente della Federazione italiana nuoto Paolo Barelli, che in prima persona si è prodigato per la causa. Con lui la sottosegretaria alla presidenza del Consiglio con delega allo sport Valentina Vezzali, vistosamente emozionata. E poi il presidente del X Municipio Mario Falconi.

Insieme a loro, ad abbracciarle e sostenerle, il direttore tecnico della Nazionale di sincro Patrizia Giallombardo e gli azzurri Linda Cerruti, Costanza Ferro, Patrizia Ruggiero e Giorgio Minisini. «Siamo orgogliosi di accogliere la squadra ucraina, campione del mondo, d’Europa e medagliata olimpica, che sta vivendo il dramma della guerra. Aspettiamo nei prossimi giorni altre sette atlete. Che ancora non sono riuscite a superare il confine e raggiungere l’Ungheria. Siamo in contatto con loro, nonostante le mille difficoltà. Speriamo di poterle recuperare già mercoledì alla frontiera».

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L’arrivo delle atlete nella struttura

Romanchuk è rimasto in patria a combattere

«Speriamo, inoltre, di poter aver qui atleti di altre discipline acquatiche – ha aggiunto Barelli – Difficile che siano uomini di età superiore ai 18 anni, perchè non possono uscire dall’Ucraina. Tra questi anche il campione Romanchuk, che preferisce rimanere e difendere il suo Paese. Il problema è enorme e noi ci siamo subito adoperati per garantire un briciolo di pace ad atlete, ma soprattutto ragazze. Hanno visto interrompersi quella che era la loro normale quotidianità. Ci stanno arrivando molti messaggi di accoglienza anche di altri sport dopo questa iniziativa. C’è stata subito sintonia con il presidente della federazione ucraina. Questo gesto fa parte della normalità delle cose legato alla drammaticità della situazione. Non entro nelle questioni politiche, noi ci occupiamo di sport e vogliamo e dobbiamo veicolare sempre un messaggio di pace».

L’accoglienza da parte italiana

«Vogliamo ringraziare l’Italia e il presidente Paolo Barelli che si è adoperato per ospitarci. Questa accoglienza e il vostro supporto ci trasmettono emozioni incredibili», ha dichiarato Vladyslava Aleksiiva, vincitrice del bronzo olimpico con la squadra a Tokyo 2020. «In questo momento così drammatico per il nostro popolo ci è stata offerta la bella possibilità di allenarci al meglio. I nostri familiari sono rimasti lì, ma sanno che adesso siamo in un posto sicuro e felice» ha aggiunto la gemella Maryna. «Abbiamo lasciato tutto in Ucraina: affetti, familiari ed amici – ha concluso il tecnico Olesia Zaitseva – Ma dobbiamo fare questo per il nostro Paese. E per renderlo orgoglioso di noi. Spero che questa guerra finisca presto. I bombardamenti hanno distrutto la mia città in pochi minuti. E’ un dramma. Ringraziamo l’Italia e la Federnuoto per questa opportunità, sono commossa».

Foto A. Staccioli/INSIDE-DBM

8 Marzo 2022
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